"Vieni a giocare con me", le propose il piccolo principe, "sono cosi triste …" "Non posso giocare con te", disse la volpe, "non sono addomesticata". "Che cosa vuol dire "addomesticare"?" "E una cosa da molto dimenticata. Vuol dire "creare dei legami"…" "Creare dei legami?" "Certo", disse la volpe. "Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l’uno dell’altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo". Cosi il piccolo principe addomestico la volpe. E quando l’ora della partenza fu vicina: "Ah!" disse la volpe, "… piangerò". Poi aggiunse: "Va’ a rivedere le rose. Capirai che la tua rosa e unica al mondo. Quando ritornerai a dirmi addio, ti regalerò un segreto". Il piccolo principe se ne andò a rivedere le rose. "Voi non siete per niente simili alla mia rosa, voi non siete ancora niente", disse. "Nessuno vi ha addomesticato, e voi non avete addomesticato nessuno. Voi siete come era la mia volpe. Non era che una volpe uguale a centomila altre. Ma ne ho fatto un mio amico e ora e per me unica al mondo". E ritornò dalla volpe. "Addio", disse. "Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. E molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale e invisibile agli occhi".
Edited by Keira Lilith Haze - 26/4/2014, 23:05
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