1. La più grande scoperta dell'uomo, dopo il fuoco.

     
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    Oggi è passato il decreto che obbliga un bambino ad essere vaccinato per poter iscriversi a scuola. Oggi una grande battaglia di civiltà e buon senso è stata vinta. Eppure, esiste una preoccupante percentuale di individui (chi per guadagno e chi perché, purtroppo, ci crede veramente) contraria a questa legge.
    Mi sento in dovere di scrivere qualche parola riguardo a questo argomento per vari motivi, in particolare:
    - Mi sento chiamata in causa in prima persona in quando i vaccini sono una delle pietre miliari della medicina e della biologia;
    - Quasi tutte queste persone non hanno la più remota idea di cosa sia un vaccino;
    - Esiste chi non sa cos'è un vaccino, ma vorrebbe informarsi e internet resta la prima risorsa di informazioni

    Storia



    Prima di tutto parliamo della scoperta dei vaccini. Chi sa quale fu il primo vaccino scoperto, chi lo scoprì, in quale anno e perché si chiamano proprio "vaccini"?
    Il primo vaccino fu creato da tale Edward Jenner, medico. In realtà, una sorta di vaccino era già presente, la "vaiolizzazione". Si trattava di estrarre del materiale dalle pustole di un uomo malato di vaiolo e iniettarlo in un uomo sano. Questo, però, non era un buon metodo dato che il 3-4% delle persone "vaccinate" in questo modo, contraevano la malattia.
    Il vaiolo è causato da un virus, questo rende le scoperte di Jenner veramente sensazionali perché riuscì a creare un vaccino per il vaiolo senza neppure sapere cosa fosse (il primo virus fu descritto alla fine del 1800). Siamo nel 1796 e il buon Jenner si accorge che le mungitrici di vacche, anche se venivano a contatto con mucche malate, non si ammalavano. Intuì quindi che nelle pustole di vacca doveva esserci qualcosa che rendesse il vaiolo innocuo per l'uomo. Quindi fece una cosa eticamente discutibile, iniettò il materiale prelevato da una donna infettata da una mucca in un ragazzino sano. Notò che, iniettando poi il virus umano, il ragazzino non si ammalava. Era nato il primo vaccino.
    Ecco, quindi, da dove deriva la parola "vaccino".
    Ovviamente al giorno d'oggi si conoscono molto meglio virus e batteri, e grazie alla scoperta del vaccino, il vaiolo è stato eradicato nel 1979 a causa dell'obbligo di vaccinazione del 1888 e oggi non è più indispensabile questa vaccinazione in Italia.
    Anche Pasteur, il celebre creatore della pastorizzazione, lavorò in questo campo creando il vaccino per la rabbia e il colera, siamo nel 1880 circa. In Italia, invece, fu creato il vaccino della pertosse.


    Come funziona il sistema immunitario



    Non posso spiegarti come funziona un vaccino, se prima non ti spiego come funziona il tuo sistema immunitario. Il sistema immunitario si compone di vari organi, cellule, ghiandole, molecole e tessuti e ha lo scopo di eliminare le infezioni o, in generale, tutte le "minacce" alla nostra salute. Voglio parlare solo dell'essenziale senza dilungarmi troppo quindi tralascio tutto quello che non è strettamente necessario spiegare per parlare dei vaccini.
    Il sistema immunitario dei vertebrati può essere diviso in due componenti, una innata e una acquisita. La componente innata è presente in tutti gli esseri viventi ed è una risposta "preformata", sempre uguale, ad ogni tipo di minaccia. Agisce immediatamente e coinvolge molte componenti del sistema immunitario quali macrofagi, neutrofili, eosinofili, basofili, mastociti, cellule NK e altre componenti. Ovviamente alcune componenti dell'immunità innata sono coinvolte anche in quella adattativa, ma di questa prima immunità ci serve solo sapere che è la prima che agisce e che se è efficace riesce a combattere la minaccia, altrimenti (dopo circa una settimana) entra in azione l'immunità adattativa.
    Ecco, è questo tipo di immunità che ci interessa. Quando entri in contatto con un patogeno, alcune cellule del tuo sistema immunitario (le cellule dendritiche sono le più efficaci), lo riconoscono e lo internalizzano. Poi queste cellule si muovono e raggiungono gli organi secondari, i linfonodi. Qui si trovano delle cellule chiamate cellule T e cellule B. In modo molto schematico possiamo dire che la cellula dendritica presenta (quindi "mostra") il patogeno alle cellule T che si attivano. Le cellule T possono essere Killer o Helper, le Helper sono in grado di attivare le cellule B. Le cellule B sono attive ora e quindi sono in grado di produrre anticorpi. Gli anticorpi sono un'arma potentissima, siamo in grado di produrre circa 1012 diversi anticorpi. Possiamo quindi produrre un anticorpo specifico per ogni patogeno con cui veniamo in contatto. Questi anticorpi hanno una forte affinità con il patogeno proprio perché terminano la propria differenziazione quando vengono a contatto con esso. Quindi lo possono legare saldamente e condurlo alla distruzione (con un procedimento che coinvolge altre componenti e che al momento non è essenziale spiegare).
    Inoltre, dopo aver fatto tutto questo, il sistema immunitario produce delle cellule della memoria. Ovvero cellule in grado di produrre quell'anticorpo specifico per quel patogeno e che restano quiescenti nel nostro corpo fino a quando vengono di nuovo a contatto con lo stesso patogeno. A quel punto producono direttamente gli anticorpi adatti quindi la risposta è molto più veloce ed efficiente.


    Come funziona un vaccino



    Quindi che senso ha vaccinarsi se il mio sistema immunitario è in grado di combattere in questo modo il patogeno? Purtroppo tutto il procedimento sopra descritto, non è veloce. La risposta adattativa entra in azione dopo circa una settimana e in sette giorni molti virus e molti batteri riescono tranquillamente a creare danni gravi al nostro corpo. Inoltre non è detto che la risposta adattativa sia efficiente, c'è sempre la possibilità che si arrivi alla morte.
    Il principio su cui si basa la vaccinazione è il seguente
    Se io faccio in modo che una persona abbia le cellule della memoria specifiche per un determinato virus/batterio/tossina, allora quella persona sarà in grado di combattere efficacemente e rapidamente quel patogeno, senza subire danni.

    In sostanza, vaccinando una persona, si fa in modo che questa produca gli anticorpi adatti fornendo determinati immunogeni (ovvero sostanze che vengono riconosciute dal sistema immunitario e lo stimolano a produrre determinati anticorpi)


    Di cosa è fatto un vaccino



    Esistono vari tipi di vaccini. La tipologia cambia in base al tipo di virus/batterio, certi tipi di somministrazione possono essere efficaci contro un patogeno, ma non con altri. Sostanzialmente ne esistono quattro tipi principali:

    - ATTENUATI --> ad esempio il vaiolo di Jenner, poliomielite, rabbia e morbillo. Si tratta di somministrare il patogeno "attenuandolo" ovvero rendendolo non più infettivo per l'uomo. Questo tipo di vaccino è il più efficace, ma è anche il più pericoloso in quanto c'è la possibilità che crei effetti collaterali negli individui immunosoppressi (parlo di questa cosa più avanti, nell'effetto gregge)

    - UCCISI --> si usano organismi morti. In questo caso il patogeno non può creare danni essendo morto, ma poiché non è in grado di agire come quello attenuato, sono necessari dei richiami. In questa categoria rientra il vaccino per il colera.

    - A SUBUNITA' --> ad esempio il tetano, la difterite e la pertosse (tra l'altro quest'ultimo è stato sviluppato in Italia). In questo caso si somministra solo la tossina a cui viene eliminata la parte tossica. Qui però è necessario somministrare anche un adiuvante in modo da stimolare il sistema a produrre gli anticorpi.

    - CONIUGATI --> come la meningite, l'influenza e la polmonite. Si usano dei componenti esterni dei batteri, anche qui serve un adiuvante.


    Dati del '900



    L'efficacia e l'importanza dei vaccini dovrebbe essere chiara a questo punto, ma è essenziale includere dei dati che dimostrano quanto sia importante la scoperta dei vaccini. Ritengo di essere una persona fortunata, i miei genitori non sono né biologi, né medici, eppure sono consapevoli dell'importanza dell'immunizzazione, per questo sia io che mio fratello abbiamo fatto tutti i vaccini disponibili. Quando le ho chiesto "perché?", mia madre ha risposto "Non so come funziona un vaccino, so solo che grazie ad essi un tempo la gente moriva per malattie per cui ora si muore raramente." Per questo allego due immagini tratti dalle mie slides di Immunologia:

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    Rischi



    Ovviamente come qualsiasi farmaco, anche i vaccini hanno dei rischi. Prima di tutto c'è la possibilità per i vaccini attenuati di regredire e tornare ad essere infettivi per l'uomo. La probabilità che un virus regredisca è di 4-5. Quindi è rarissimo, inoltre la malattia sviluppata dal vaccino sarà una forma meno grave rispetto a quella del patogeno. Bisogna anche considerare che noi, durante la nostra vita, veniamo a contatto con un numero elevatissimo di batteri e la probabilità di sviluppare la malattia (se non vaccinati) è drasticamente più alta di un misero 0,00004%. In ogni caso, questi sono i dati relativi ai vaccini attenuati, tutti gli altri hanno una sicurezza notevolmente maggiore e considerando i rischi, è evidente che il gioco vale la candela.
    Altri tipi di rischi riguardano soggetti particolari come i soggetti ipersensibili oppure immunosoppressi. E' proprio per quest'ultima categoria di persone che si rende necessaria la vaccinazione obbligatoria (vedi Immunità di gregge).
    Ah, dimenticavo, quando si parla di "effetti collaterali dei vaccini" si includono anche gli arrossamenti e i pochi gradi le poche linee di febbre.


    Immunità di gregge



    Se la maggior parte della popolazione è vaccinata (tra l''80 e il 90%) anche chi non è vaccinato (perché non può, magari) risulta protetto. E' il motivo per cui io non ho dovuto fare il vaccino contro il vaiolo. Questo è molto importante per quelle categorie di persone che non hanno il sistema immunitario funzionante. Parlo ad esempio dei soggetti affetti da malattie del sistema immunitario piuttosto che malati di cancro o soggetti che hanno subito un trapianto. Queste persone non sono in grado di rispondere in maniera efficace ai patogeni e l'immunità di gregge è in grado di tutelarli perché il patogeno, non trovando più soggetti tramite i quali agire, si estingue.
    Quando questa immunità viene meno, scoppiano le epidemie. Guardando i dati storici, ho notato che una delle prime malattie a ricomparire è il morbillo. Ultimamente ci sono stati alcuni casi di morbillo in Italia e la cosa è preoccupante, sono felice che sia stato introdotto l'obbligo.
    Per la cronaca, il morbillo non è giusto una simpatica malattia che provoca qualche macchietta rossa sulla pelle, si tratta di un virus altamente contagioso che può portare a danni cerebrali, alla vista, all'udito e anche alla morte.


    Opposizione



    Leggendo le argomentazioni dei cosiddetti "Novax" mi sono accorta che le loro obiezioni girano intorno a tre macroargomenti. Sì, io sono una persona che legge le opinioni diverse dalla propria perché penso ci sia sempre da imparare. In questo caso ho imparato quanto le persone amino parlare di cose che non conoscono pretendendo di avere ragione. Io li definisco "ignoranti arroganti" perché siamo tutti ignoranti in qualcosa, ma pretendere di avere un'opinione (e imporsi che sia corretta) di qualcosa che non si conosce ... beh, è da caso clinico.

    I tre macroargomenti sono i seguenti:

    - I VACCINI ARRICCHISCONO LE LOBBY FARMACEUTICHE. Questo mi fa ridere. Non bisogna essere "studiati" per capire che una casa farmaceutica guadagna di più a curarti per tutta la vita. E poi non hanno bisogno dei vostri soldi spesi in vaccini (NB. rientra nel servizio sanitario nazionale), gliene date già abbastanza acquistando gli antinfiammatori che costano e hanno numerosi e frequenti effetti collaterali. Eppure sono certa che prenderete lo stesso la vostra bustina di Oki o Aulin non appena vi verrà un leggero mal di testa. In realtà, quindi, è proprio la campagna Novax a giovare alle ditte farmaceutiche. A tal proposito rimando a questo articolo: Il presidente dei pediatri italiani: “Dietro gli antivaccinisti un giro di soldi vergognoso”

    - OGNUNO DEVE ESSERE LIBERO DI SCEGLIERE. Per questo rimando al paragrafo sull'immunità di gruppo. La tua libertà finisce dove inizia quella di qualcun altro, scegliendo di non vaccinarti o di non vaccinare i tuoi figli non fai solo del male a te stesso e a chi dovresti proteggere, fai del male anche agli altri. Se così non fosse, io sarei per la libertà di scelta (un po' di selezione naturale sarebbe utile temo), ma non è accettabile che il comportamento di alcuni danneggi gli altri.

    - I VACCINI PROVOCANO L'AUTISMO. Questo è l'unico punto che posso capire. Ovviamente non è vero, ma posso capire che alcune persone non sappiano cosa sia l'autismo. Questa bugia nacque nel 1998. Tale Wakefield eseguì uno studio sulla relazione tra autismo e malattie intestinali con il vaccino trivalente (morbillo, parotite, rosolia). Egli ricevette dei soldi per manipolare i dati del proprio studio in modo da far credere che ci fosse una relazione (Se le persone credono che i vaccini siano dannosi, non li fanno. Così si ammalano e, se sono fortunati, dovranno acquistare molti farmaci a causa della malattia. Ecco il guadagno.) In seguito vennero fatti numerosi studi da vari scienziati che dimostrarono il contrario. Eppure questa ipotesi è ancora viva, perché?

    Penso sia per due motivi, uno è l'effetto leggenda metropolitana e l'altro è il fatto che la maggior parte delle persone non sa cos'è l'autismo. Per il primo punto, ricordo la tesi di una studentessa americana che per studiare come le leggende metropolitane si diffondessero, scrisse in internet che durante la nostra vita ingeriamo circa 8 insetti/ragni. Ovviamente non è vero, ma sono certa che tutti ne hanno sentito parlare.
    Per il secondo punto, ahimè, l'autismo è una malattia poco conosciuta, studiata da poco tempo. Si sa che si tratta di una malattia che ha cause sia genetiche che ambientali e che coinvolge il sistema nervoso (è correlata, ad esempio, a figli nati da madri che fumano durante la gravidanza). I sintomi sono estremamente variabili e normalmente viene diagnosticata circa a uno o due anni, a quell'età si iniziano anche le vaccinazioni e per questo qualche geniaccio insiste sul fatto che ci sia la correlazione. Inoltre viene sostenuto che prima che le vaccinazioni divenissero così popolari, l'autismo non esisteva, appartengono entrambi al ventesimo secolo.
    Per far capire la stupidità di questa linea di pensiero, pongo una domanda: cosa c'era al posto dell'America prima del 1492?
    Se la tua risposta è "come cosa c'era? Sempre l'America, solo che Colombo non ci era ancora stato" significa che sei in grado di capire che a volte, certe cose esistevano anche prima che gli venisse dato un nome.

    Faccio un esempio, al giorno d'oggi quasi tutti sappiamo cos'è la dislessia. Certo, una persona dislessica avrà delle difficoltà a scuola, farà fatica in alcune materie, ma con gli strumenti giusti è una persona perfettamente in grado di raggiungere un livello di istruzione di tipo universitario. Ho alcuni colleghi dislessici. Eppure, prima del 1900 (ma mi azzardo a dire anche durante i primi decenni del '900) un bambino dislessico era semplicemente un bambino stupido. Oggi sappiamo che non è così, che il disturbo è sempre esistito, ma è stato studiato solo recentemente. Stessa cosa per l'autismo, è un disturbo che conosciamo da poco tempo.


    Per chi è interessato all'argomento, questo sito è molto utile: www.vaccinarsi.org/

    P.S. Giusto per precisare, in Italia c'è uno dei migliori sistemi sanitari al mondo, molte persone hanno la tendenza a criticare questo Paese senza rendersi conto dell'enorme fortuna che hanno ad essere nati in Italia.

    Edited by Keira Lilith Haze - 23/4/2018, 15:55
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  1. 8/8/2017, 06:39      
     
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    Ora che mi ci fai pensare.... devo vaccinarmi contro il tetano >.<
     
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