1. Stati Uniti: Miami, Florida

     
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    Martedì 18 aprile


    Avevamo il volo per Miami alle 8:45. Siamo arrivati alle 16:30 e ovviamente ora che abbiamo preso la macchina, ora che siamo arrivati in albergo, era quasi ora di cenare. Quindi ci siamo rilassati un po' in camera (ogni volta che entravo in una nuova camera d'hotel la temperatura era di -40 sotto zero, qui altro che raffreddore!). L'hotel era il Grand beach hotel, era proprio a ridosso della spiaggia. Questi giorni a Miami servivano per il completo relax (nonostante io avessi in mente tante cose da fare che però non ho potuto fare. Tipo gli Everglades con gli alligatori o il Crystal river con i lamantini) (mannaggia la pupazza come mi rode non essere andata a vedere i lamantini, era pure il periodo migliore!) quindi il ritmo è diventato molto più rilassato.
    La sera abbiamo cenato in hotel, c'era un bar/ristorante che serviva anche roba commestibile. Io ho preso un hamburger (nel dubbio, in America punta sugli Hamburger. Sai quello che ho mangiato qui che quello all'Hard Rock Café erano buonissimi. Per niente sani, ma almeno avevano un buon sapore.), mio fratello un hotdog, mia cugina una caprese che UDITEH UDITEH, non era male, e il resto più o meno le nostre stesse cose. Lì abbiamo notato la presenza di alcune zanzare maledette.
    La florida comunque è famosa per la sua umidità e le sue temperature, Miami in particolare è una città calda, piena di turisti e abitanti di origine centro-sud Americana ed è anche piena di locali. Diciamo che è una sorta di Riccione americana, ci vai per prendere il sole di giorno e uscire la sera.

    Mercoledì 19 aprile


    La notte ho dormito malissimo, tant'è che la mattina mio fratello è andato a cercare una farmacia per prendermi uno spray per la gola e un mucolitico. Ragazzi, le farmacie a quanto pare non esistono, i farmaci li vendono nei normali supermercati. Io sono convinta che delle farmacie esistono, perché è impossibile che certi farmaci li vendano i supermercati dove non c'è neppure un farmacista che abbia le competenze per consigliarti, forse sono solo nascosti bene.
    Comunque, lo spray per la gola non aveva un buon sapore e il fatto che le istruzioni dicessero di spruzzarlo, aspettate 15 secondi e poi sputare... mi ha fatto preoccupare un po'. Quindi ho iniziato a curare così il mal di gola che stava già un po' scemando, e ho usato le pastiglie di mucolitico sperando di riuscire a guarire. Le confezioni dei farmaci negli stati Uniti sono colorate come quelle delle caramelle. Oddio che voglia di una fruit joy.
    Poi sono andata in spiaggia, dove per prendere gli asciugamani devi dire il numero della stanza, loro se lo segnano, ti danno un talloncino, ma poi gli asciugamani li lasci sul lettino o li butti in un cesto apposito. Quindi che senso ha il talloncino se poi non controlli se ho riconsegnato l'asciugamano.
    La spiaggia a Miami è come piace a me: con tanto vento.
    A me non piace prendere il sole, è una perdita di tempo, però se sei sdraiata al sole, con qualche nuvoletta che passa ogni tanto e il vento che ti rinfresca... allora riesco a prenderlo un po'. L'oceano è sempre agitato, i cavalloni erano enormi e tutto quello che portavo in spiaggia si ungeva di salsedine in pochi secondi. Ok, non sono una che ama il mare. Comunque ogni tanto per rilassarsi ci sta. Grazie all'ambiente e alla mia crema solare dell'Erbolario sono pure riuscita ad abbronzarmi (tranne in viso, ho sempre indossato il cappello perché avevo paura di scottarmi la faccia e ricoprirmi di brufoli. Meglio viso pallido che viso bruciato).
    Abbiamo pranzato sempre in hotel, poi il pomeriggio siamo andati al centro commerciale Dolphin. Non ho comprato nulla, non ho trovato nulla che mi servisse davvero, però è stato carino fare un giro in un centro commerciale, ogni tanto ci sta. La sera abbiamo cenato in un ristorante Italiano (per favore, ogni volta che scrivo "ristorante Italiano" non immaginate che sia un ristorante dove servono cibo italiano come da noi, sono piatti in origine italiani, ma riadattati per gli americani. Tuttavia non si mangia male, per essere in America. Soprattutto se i proprietari sono Italiani. Viva l'Italia.) e *UDITEUDITE* ho trovato la pasta al gongorzola. Ok, non era gongorzola, era qualcosa che gli somigliava lontanamente, ma il gusto era delicato e l'ho mangiata con piacere. Poi un bel tiramisù, era buono, yeah!
    In realtà a Miami abbiamo sempre trovato cibi che si sposano con i nostri gusti. Penso sia dovuto al fatto che la maggior parte delle persone lì provengono dal sud America (infatti i commessi di default ti parlano spagnolo, più volte ho chiesto di ripetere in inglese... anche se io ho sempre fatto domande in inglese quindi non so perché a volte mi parlassero spagnolo. Se lo fai perché hai capito che sono Italiana e pensi che Italiano e Spagnolo siano la stessa cosa, no, non lo fare! Non capisco un'H!) e, si sa, i paesi latini hanno cibi più simili ai nostri. Ricordo che in Spagna ho mangiato benissimo, come fossi a casa mia. Tutti i piatti erano loro, ma il modo di unire i sapori e i condimenti è simile al nostro. Credo che sia questa influenza latina la causa, e di certo non me ne lamento, ho mangiato bene!

    Giovedì 20 aprile


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    A Miami il clima è tropicale, come a Cuba, fa un caldo pazzesco, c'è un sacco di umidità e... yep, caccia alle zanzare!
    Anche sul secondo giorno non c'è molto da dire, la mattina ho fatto colazione con due fette di pane tostato, marmellata e tè nero (viva Miami per il cibo), poi mi sono spalmata di crema protettiva e sono andata in spiaggia. Altro bagno di salsedine, poi siamo tornati al centro commerciale. Io in realtà potevo anche starmene in hotel a prendere il sole (l'avrei fatto volenteri), ma sapevo che quella era l'occasione per prendere un souvenir ai miei dato che a New York non sapevo se avrei trovato qualcosa e comunque non mi piace ridurmi all'ultimo momento, quindi sono andata. Abbiamo pranzato al centro commerciale, un pasto originario di non ricordo quale stato del sud America, niente di speciale, ma era un fast food. Poi mi sono presa il gelato del McDonald che almeno aveva il sapore di qualcosa che avevo già assaggiato durante la mia esistenza. Poi, girando, abbiamo trovato un souvenir perfetto per i miei genitori. Una stupidaggine, una cosina giusto per il pensiero: due bicchierini da liquore.
    Quello per mio padre si introduce da sé, per mia madre abbiamo preso quello più alto per darle un po' dell'ubriacona. Così, per ridere.
    La sera abbiamo cenato ancora bene, in un ristorante latino. Peccato per l'aria condizionata sparata sotto lo zero che per me che ero già malata è stata come un pugnale trafitto nei polmoni.

    Venerdì 21 aprile


    L'ultimo giorno l'abbiamo dedicato completamente al mare. Ho preso il sole la mattina, poi abbiamo pranzato in hotel... questa la devo dire. Abbiamo pranzato io, mio fratello e mia cugina di 12 anni. Siamo andati dove abbiamo cenato la prima sera, ma la barista ci ha mandati via perché mia cugina non aveva 21 anni quindi non poteva stare dove servono superalcolici. Quindi (ovviamente dopo averle fatto presente che avevamo già cenato lì tre giorni prima) siamo andati in un'altra parte del ristorante dove servono le stesse cose, ma dove possono stare anche le persone che hanno meno di 21 anni. Vabbeh.
    Comunque, ordiniamo da bere, da mangiare e aspettiamo. Il cameriere ci porta l'acqua e lì vedo la faccia contrariata di mia cugina (Acqua fiji) alché il cameriere se ne va, lei mi si avvicina all'orecchio e mi sussurra: "Ma ci hanno portato quella che costa di più!"
    Ahahahahah ragazzi, quando una bambina di 12 anni si lamenta per il prezzo dell'acqua allora sai che quell'acqua costa davvero tanto! In effetti negli USA l'acqua in bottiglia costa molto e la Fiji rientra nelle cosiddette "acque di lusso". Ogni volta che compravamo dell'acqua cercavamo quella che costava meno e lei deve aver visto che la Fiji era quella che costava sempre di più (quasi 5 euro a litro). Ecco perché si imbottiscono di coca cola, è più conveniente!
    Il pomeriggio l'ho passato a prendere il sole, ma verso sera mi sono messa a prendere il sole sulla schiena e mi sono rilassata così tanto che mi sono addormentata. Quando mi sono risvegliata avevo il sedere in fiamme, mi è rimasto nero per mesi XD
    La sera abbiamo cenato in un ristorante Italiano ad Ocean Drive, ho preso dei fusilli al sugo, ma mi sono arrivate delle trofie. Fa niente, buone XD

    Edited by Keira Lilith Haze - 31/3/2020, 11:35
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