1. Stati Uniti: Manhattan - New York

     
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    Sabato 22 aprile


    Il 22 aprile abbiamo raggiunto la no stra ultima meta: New York. Siamo partiti la mattina alle 7 (e dopo momenti imbarazzanti perché non capivo cosa cavolo intendeva la tipa latinoamericana quando mi diceva "Suete, suete", poi ho capito che intendeva che dovevo mettere anche la felpa (sweater) nel cestino del controllo... usava un accento spagnolo così marcato che non capivo nulla) e siamo arrivati a NY alle 10. Siamo andati in hotel con un taxi, mio fratello era seduto davanti e, da come mi ha raccontato, il tassista gli ha fatto anche da guida turistica e gli ha spiegato ogni cosa che vedeva durante il tragitto. La cosa comica è che quando mio fratello gli ha detto che eravamo Italiani, lui non è che ha fatto riferimento a qualcosa di prevedibile come il Colosseo, la torre di Pisa, Milano, il cibo, la moda... no! A lui piaceva l'Italia per i "big truck Iveco"! C'è da dire che almeno è originale!

    Una volta arrivati al Crowne Plaza, a Manhattan, ci sono stati problemi con la camera. Ancora un volta, la mia camera non era pronta e mi è stato chiesto se preferivo aspettare una mezz'oretta che si liberasse o se ne volevo una uguale, ma su un piano diverso rispetto agli altri, Ovviamente, dato che fremevo dalla voglia di visitare, ho scelto la seconda opzione. Per qualche motivo la tipa mi ha posto la domanda ancora due volte, cacchio ti ho detto che fregancavolo se è un altro piano. Comunque, alla fine siamo entrati in camera. La stanza non era male, il panorama faceva un po' schifino, sono rimasta stupita dal fatto che potevo aprire un po' la finestra, negli altri hotel a quel piano erano sigillate. La stanza era la più stretta di quelle in cui sono stata durante la vacanza e ovviamente c'era la terribile moquette, ma comunque non era male, anche perché per la maggior parte del tempo sono stata fuori a visitare (coupon bevuta non alcolica mai utilizzati)

    A pranzo abbiamo mangiato in un tipico posto americano dove servivano un sacco di carne. Onestamente, dato che la carne non è una di quelle cose che mi piace mangiare spesso, io ho puntato più su un'insalata. Ovviamente nell'insalata c'era il pollo, non puoi pretendere troppo. In ogni caso, a quanto pare gli altri hanno mangiato bene, io per niente. Il pollo della mia insalata era super speziato, ho fatto fatica a mangiarne qualche pezzo, poi c'erano alcune salse che mi hanno infastidita e in più c'erano dei croccantini di pane con cui speravo di pranzare, ma erano all'aglio. Insomma, ho mangiato due pezzi di pollo e l'insalata.

    Nel pomeriggio abbiamo visitato un po' la zona e abbiamo passeggiato fino al Rockefeller Center passando davanti al Radio City Music Hall, lì abbiamo visto la Lego (ma non ho comprato nulla, mi sono trattenuta) e poi siamo andati a Ground zero. Nel mentre abbiamo visto il nuovo edificio One World trade Center, poi siamo arrivati alla fontana del memoriale dell'11 settembre.

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    La sera abbiamo cenato in una pizzeria Italiana dove la pizza era veramente buona, ma eravamo ancora devastati dal pranzo quindi non ci siamo goduti abbastanza la pizza ):

    Domenica 23 aprile


    Il secondo giorno l'abbiamo dedicato quasi tutto al turismo, siamo andati a Wall Street, abbiamo fatto le consuete foto con il toro, siamo stati alla stazione centrale (zoom) e ci siamo seduti su una panchina di Central Park per osservare il paesaggio e rilassarci un po'. Quack. Abbiamo viaggiato in metro all'andata e qui ho rivalutato molto la metro di Milano. I distributori automatici a NY danno la possibilità di acquistare una carta da caricare e usare in metro durante la permanenza, oppure di prendere un biglietto singolo a tre dollari. La prima non conveniva, usandola solo un giorno ci avremmo smenato molto, abbiamo preso il biglietto singolo... però è stranissimo, da noi c'è la possibilità di comprare diversi tipi di biglietti, adatti ad ogni esigenza, a noi avrebbe fatto comodo il giornaliero, ma qui non esiste. Quindi al ritorno abbiamo preso un taxi spendendo meno. Con il taxi, siamo andati a vedere il ponte di Brooklin, ma l'autista non era statunitense e non riuscivamo a intenderci in niente quindi alla fine ci ha fatto fare il giro del ponte percorrendolo. Il peggior taxi che ho preso negli Stati Uniti.

    Abbiamo visto la Statua della Libertà dalla costa, non avevamo il tempo per prendere il traghetto e visitarla bene da vicino, ma alla fine non mi è dispiaciuto, l'importante è averla vista e fotografata. Lì abbiamo perso un po' di tempo per acquistare un souvenir e per osservare oltre a questi uccelli che si facevano il bagno, le decine di scoiattoli grigi che vivono in queste aiuole. Sono abituati alla presenza dell'uomo, prendono il cibo dalle tue mani e stanno vicino alla rete protettiva senza paura... però non sono così stupidi da decidere di lasciare il recinto.

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    Mi sono dimenticata di nominare la tipica caratteristica di NY di avere tubi e tombini fumanti XD
    Al ritorno ci siamo fermati nella fabbrica degli M&Ms e la sera abbiamo fatto un giro in Times Square.
    La sera abbiamo fatto un giro a Times Square.

    Lunedì 24 aprile


    L'ultima mattina a NY l'abbiamo passata in un museo. In particolare, nell'American Museum of Natural History. Mica banane.
    Diciamo che l'entusiasmo in parte era determinato dal fatto che adoro il film "Una notte al museo" e quindi visitare quel museo è stato divertente.
    Ecco la facciata esterna, si vedono la statua di Roosevelt a cavallo con due nativi ai lati. Dato che è dedicato a lui, all'interno del museo c'erano altre statue e allestimenti dedicati a Roosevelt, ma non esiste la statua di lui a cavallo all'interno del museo. Dato che non avevamo molto tempo e che il museo è immenso, ho scaricato l'app del museo (comodissima!) per trovare velocemente tutte le cose che volevamo vedere.

    Ecco la Hall, niente Rexie, non c'è veramente all'entrata!, ci sono alcuni suoi colleghi.
    Per prima cosa, abbiamo visitato l'installazione temporanea dedicata alle farfalle dove un'adorabile signora ci ha spiegato il passaggio da bruchi a crisalide e, infine, farfalla mostrandoci le pupe in attesa di uscire. E' stato interessante più che altro per mia cugina dato che io e mio fratello queste cose già le sappiamo, però la signora è stata veramente gentile quindi mi dispiaceva non fermarmi ad ascoltarla.
    Ecco la carrellata di foto di farfalle:
    uno - due - tre - quattro - cinque - sei - sette - otto

    Abbiamo visto molte cose, tra cui molti scheletri di dinosauri, uccelli giganti e lamantini.
    Adoro i triceratopi <3

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    C'erano anche sale dedicate ai tipici animali nordamericani (le alci sono veramente enormi), al microscopico, alla cultura indigena e alle varie civiltà precolombiane oltre che a quelle native di altre zone del mondo. In particolare, la cosa più bella è stata la testa Moai #scemoscemogommagomma

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    Il volo per il ritorno era elle 18:30 quindi dovevamo essere in aeroporto almeno alle 16:30 quindi nella camminata per tornare in hotel ci siamo fermati in uno starbucks per mangiare un panino e poi siamo tornati in hotel e siamo riusciti a farci prolungare la permanenza della stanza fino alle 3 del pomeriggio. Mentre tornavamo indietro, mi sono resa conto di quanto sia facile orientarsi con la numerazione delle strade di NY. Abbiamo trovato anche uno scuolabus e questa stupenda panta. Non so che pianta sia, ma DEVO scoprirlo, la adoro!




    Rientro e considerazioni finali


    Il rientro non è stato bello come il viaggio di andata, l'aereo per il volo transoceanico era più vecchio e non c'erano alcuni film presenti sull'altro. Ho finito di guardare Oceania in inglese e poi mi sono vista anche Miss Peregrine sempre in inglese. Quest'ultimo è stata un po' un'impresa quando gli attori parlavano con accento Gallese.
    Il pranzo è stato questo, ho preso i tortellini e fortunatamente erano commestibili. LA torta invece era un mappazzone. Non ricordo quale snack ci fu servito, ricordo solo una lagna di donna inglese davanti a noi che ha iniziato a fare una sceneggiata pazzesca e alla fine è riuscita, tra pianti e sospiri, a farsi spostare in prima classe. Disgraziata.
    Siamo arrivati a Londra alle 6:26 e a Milano alle 10:35 del 25 aprile.

    In conclusione, il viaggio mi è piaciuto. Certo, è stato un po' pesante, ma mi è piaciuto conoscere questa cultura per molti versi diversa e per altri uguale alla nostra.
    Se pensate ad un viaggio negli Stati Uniti ricordate che le parole d'ordine sono "NO GARLIC" e che il prezzo che trovate esposto non è mai quello che troverete alla cassa perché vanno aggiunte le tasse e, talvolta, la mancia. Andate in pace.

    Edited by Keira Lilith Haze - 20/6/2018, 16:20
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