Quest'anno in università ho seguito le lezioni di un corso il cui contenuto riguardava la conservazione della fauna italiana. Il corso (oltre a una serie di leggi, indici, dinamiche e carrellate di specie italiane) prevedeva tre uscite in tre zone qui in Lombardia per applicare le conoscenze, diciamo. Si è trattato più che altro di tecniche di censimento.
Durante la prima uscita siamo andati al confine col Piemonte, nel
Parco Naturale della Valle del Ticino. Lo scopo era il censimento dei caprioli. Non ho visto molta roba, poco dopo essere partiti abbiamo visto qualcosa di dimensioni non indifferente scappare, era una lepre. Più avanti una rana in una pozza, un orbettino e nulla di più. In realtà io e pochi altri abbiamo avuto anche la fortuna di vedere due capriol
E, entrambe in fuga al galoppo. La prima l'ho vista durante al censimento, la seconda l'ho vista perché invece di guadare il fiume a piedi nudi per la seconda volta, ho deciso di fare la strada lunga. Altrimenti non l'avrei vista. Come foto non ho un granché, solo l'orbettino:
La seconda uscita e la terza le abbiamo fatte in zona
Montevecchia e in zona
Monte Barro.
Durante la seconda uscita abbiamo censito uccelli e farfalle. Gli uccelli si riconoscevano a vista e al canto, ho provato a capire la differenza tra alcuni canti, ma molti per me resteranno sempre uguali. Foto di uno svasso con pulcini:
Per le farfalle la situazione è stata un po' più dura perché vanno censi
te a mezzogiorno, sotto il sole scioglipersone. Quindi alla fine sono tornata a casa colorata (abbronzata non sia mai
), accaldata e sudata. Però è stata una bella esperienza (ora qualche farfalla la so riconoscere) e poi il panorama era stupendo:
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L'ultima uscita è stata quella più interessante (per me) perché ci siamo occupati di tritoni
e libellule. I tritoni sono stati pesati e misurati in lungo e in largo prima di essere rilasciati. Abbiamo passato così un bel po' di tempo perché ce n'erano un bel po' da misurare. Sono adorabili!
Per quanto riguarda le libellule, abbiamo raccolto le
esuvie depositate sulle piante attorno lo stagno. Per identificare le varie specie abbiamo dovuto raccoglierle e guardarle al microscopio. Non è stato facilissimo perché inizialmente non riuscivo proprio a vederle. Mentre di libellule e damigelle era piena l'aria, le loro mute non erano ben visibili. Sicuramente perché era la prima volta che le cercavo e non sapevo bene cosa cercare perché dopo averne trovata una, le altre le ho trovate molto più facilmente:
esoscheletro di damigella trovato da me medesima.
C'erano molti Odonati che depositavano le uova, ho visto molte
coppie di damigelle e anche due libellule che deponevano le loro uova nell'acqua, una alla volta!
click per il video
Mentre cercavo le mute ho anche trovato una
raganella che se ne stava appollaiata (o arrospata?
) su una foglia.
Infine l'ultima parte è stata statistica (qui dati raccolti il giorno dei caprioli) e al microscopio, per identificare alcune specie di libellule. Sorprendentemente, questa parte è stata facile e piacevole. Forse la statistica non fa così schifo, o forse a furia di fare statistica inizia a piacermi
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Edited by Keira Lilith Haze - 9/4/2021, 20:52
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