Quest'anno in università ho seguito le lezioni di un corso il cui contenuto riguardava la conservazione della fauna italiana. Il corso (oltre a una serie di leggi, indici, dinamiche e carrellate di specie italiane) prevedeva tre uscite in tre zone qui in Lombardia per applicare le conoscenze, diciamo. Si è trattato più che altro di tecniche di censimento.
Durante la prima uscita siamo andati al confine col Piemonte, nel
Parco Naturale della Valle del Ticino. Lo scopo era il censimento dei caprioli. Non ho visto molta roba, poco dopo essere partiti abbiamo visto qualcosa di dimensioni non indifferente scappare, era una lepre. Più avanti una rana in una pozza, un orbettino e nulla di più. In realtà io e pochi altri abbiamo avuto anche la fortuna di vedere due capriol
E, entrambe in fuga al galoppo. La prima l'ho vista durante al censimento, la seconda l'ho vista perché invece di guadare il fiume a piedi nudi per la seconda volta, ho deciso di fare la strada lunga. Altrimenti non l'avrei vista. Come foto non ho un granché, solo l'orbettino:
La seconda uscita e la terza le abbiamo fatte in zona
Montevecchia e in zona
Monte Barro.
Durante la seconda uscita abbiamo censito uccelli e farfalle. Gli uccelli si riconoscevano a vista e al canto, ho provato a capire la differenza tra alcuni canti, ma molti per me resteranno sempre uguali. Foto di uno svasso con pulcini:
Per le farfalle la situazione è stata un po' più dura perché vanno censi...
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