1. L'opera al nero, Marguerite Yourcenar

     
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    Dopo "Memorie di Adriano" il passo per arrivare a "L'opera al nero" è stato molto breve.






    "Morirò un po' meno sciocco di come sono nato."


    Questo romanzo è permeato da un'atmosfera buia e triste e l'unica piccola luce all'interno di questo ambiente si ritrova in Zenone, il personaggio immaginario protagonista del racconto. Il titolo del libro si riferisce alla prima delle tre fasi principali del processo alchemico per ottenere la pietra filosofale tanto bramata dai seguaci di questa filosofia esoterica, ovvero l'opera al nero (durante la quale la materia si dissolve), l'opera al bianco (la purificazione della materia) e l'opera al rosso (lo stadio in cui la sostanza si ricompone). Zenone rappresenta l'uomo a metà tra il medioevo e l'età moderna, è legato al passato dall'alchimia e dai classici, ma allo stesso modo è interessato a discipline moderne come la chimica e la medicina.


    "L'opera al nero" è la storia di un personaggio immaginario, Zenone, medico, alchimista, filosofo, dalla nascita illegittima a Bruges negli anni del Cinquecento, fino alla catastrofe che ne conclude l'esistenza. Il racconto lo segue nei viaggi attraverso l'Europa ed il Levante, lo vede all'opera nell'esercizio della medicina, sia al capezzale degli appestati sia presso i sovrani, intento a ricerche in anticipo sulla scienza ufficiale del tempo; lo segue nei perpetui e rischiosi spostamenti, tra rivolte e compromessi. Zenone rappresenta un esemplare umano che ha attraversato il Rinascimento dietro le quinte e sta tra il dinamismo sovversivo degli alchimisti del Medio Evo e le conquiste tecniche del mondo moderno, tra il genio visionario dell'ermetismo e della Cabala e un ateismo che osava appena chiamarsi tale. Il destino, il pensiero del personaggio sono ispirati al grande chimico tedesco Paracelso, a Michele Serveto, dedito anche lui a indagini sulla circolazione sanguigna, al Leonardo dei Quaderni e a quel filosofo singolarmente audace che fu Tommaso Campanella. Una folla di comparse, mercanti, banchieri, ecclesiastici, operai, donne di ogni livello in cui nulla è sacrificato al pittoresco ma nel quale i decenni 1510-1569 ci appaiono in un aspetto nuovo, quotidiano e, al tempo stesso, sotterraneo, attraverso immagini colte dalla strada maestra, dal laboratorio, dal chiostro, dal banco di vendita, dalla taverna e, infine, dalla prigione.


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    Edited by Keira Lilith Haze - 5/8/2017, 14:31
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