1. I ragazzi venuti dal Brasile - Ira Levin

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    La Seconda guerra mondiale è finita da decenni; il dottor Josef Mengele, il famigerato medico dei lager nazisti celebre per i suoi crudeli esperimenti sulle cavie umane, ha trovato scampo in un paese sudamericano, dove con tutta calma, cerca di attuare il suo folle piano: la clonazione di Adolf Hitler per far sì che il nazismo si ripresenti ancora una volta nella storia per conquistare e sottomettere il mondo. Ha fatto nascere e adottare 14 cloni perfetti del Fuhrer, allevati in tutto il mondo da famiglie quanto più simili a quella "originale". Ma non tutto fila liscio. Alcuni giovani ebrei, coordinati da un cacciatore di nazisti, scoprono le trame di Mengele...

    Sono anni che voglio leggere questo libro. In casa ho una versione vecchissima con le pagine ingiallite e fragili, probabilmente la prima edizione di questo libro visto come sembra vecchio il volume. Comunque, la seconda guerra mondiale mi appassiona, se poi ci butti dentro un po' di biologia, allora siamo a cavallo! Purtroppo poco dopo aver iniziato la lettura, mio padre mi ha chiesto "hai capito cosa vogliono fare in realtà?" e lì mi è scattato un flashback di quando ero una bambina piccola e ho visto un bambino dalla pelle chiara e i capelli neri con alcuni dobermann attorno a lui. E niente, quindi il mio cervello mi ha spoilerato l'intera storia (e soprattutto il finale). Credo di aver visto il film quando ero piccola, forse solo la scena finale, ma deve essere rimasta in qualche angolino della mia mente ed è riemerso nel momento più inopportuno. Nonostante questo, sono riuscita a godermi il resto della lettura.
    Il libro alla fine mi è piaciuto molto e ho in mente di vedere anche il film (a quanto pare di nuovo). Mi ha fatto strano vedere che il protagonista non sapeva cosa fosse la clonazione, ma effettivamente il pubblico ha iniziato a conoscere il fenomeno solo in seguito a Dolly (fine anni 90) quindi ci sta. In ogni caso, per gli amati delle cospirazioni, una cosa del genere non si sarebbe mai potuta verificare durante la seconda guerra mondiale (ricordo che Mengele faceva sperimentazioni sui gemelli omozigoti, esperimenti senza alcuna base logica dato che non erano basate su analisi genetiche o a livello embrionale) quando ancora si conosceva a malapena cosa fosse il DNA, figurarsi trasferire il nucleo della cellula somatica di un essere umano in una cellula uovo e riuscire a fare nascere e crescere il bambino, vera fantascienza. Soprattutto per uno convinto dell'esistenza delle razze nell'uomo e che iniettava blu di metilene negli occhi dei bambini convintissimo di farli diventare azzurri. Ztai male, oh!

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