1. Il mondo alla fine del mondo - Luis Sepúlveda

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    CITAZIONE
    Il 16 giugno del 1988 in un'agenzia giornalistica di Amburgo, legata a Greenpeace, arriva un inquietante fax dal Cile. Secondo il messaggio, la nave giapponese, Nishin Maru, ha perso diciotto marinai, insieme a un numero imprecisato di feriti, e ha subito gravi danni. Il giornalista che riceve il fax, esule dal Cile, suo paese d'origine, per motivi politici, decide di tornare a casa e dedicarsi al caso della Nishin Maru. Durante le indagini giunge alla conclusione che la baleniera, ufficialmente demolita a Timor, stava in realtà praticando illegalmente la caccia ai cetacei nei mari australi.

    Mi è piaciuto. Inizialmente ero dubbiosa, non mi ha convinta subito. Forse perché leggevo un sacco di nomi che per me non avevano alcun significato (non conosco bene il sud America in generale), ma poi sono riuscita a cogliere le emozioni che dopo tanto tempo hanno travolto lo scrittore al suo ritorno nella sua terra natia.
    Il volume è molto piccolo, ma non per questo meno interessante rispetto ad un romanzo di 400 pagine. Anzi, qui c'è poco tempo per perdersi in particolari minuziosi inutili al fine del racconto. Ho apprezzato l'atmosfera marinaresca creata dalle parole dell'autore e non posso negare che mi sia venuta voglia di informarmi meglio riguardo ai temi e ai luoghi trattati nel libro.

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    Edited by Keira Lilith Haze - 2/5/2021, 16:28
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