1. Cosa fare quando si trova un gattino abbandonato
    Alcune indicazioni base

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    By Keira Lilith Haze il 5 July 2020
     
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    Partiamo dal presupposto che se un gatto non è più cucciolo, probabilmente non è abbandonato, ma sta semplicemente girando per gli affari suoi. Prenderlo significa "rapirlo", letteralmente. Solo nel caso in cui il gatto adulto sia ferito o in difficoltà è bene occuparsene. In questo caso, va portato il prima possibile da un veterinario che potrà anche leggere il microchip in modo da risalire al proprietario.

    Detto questo, può capitare di trovare uno o più gattini abbandonati e in questo caso ci sono alcuni accorgimenti da seguire per prendersene cura. Purtroppo non è raro ritrovare gattini - o cuccioli in generale - buttati tra i cespugli o per strada. In questo caso è bene portarli al sicuro il prima possibile.
    La prima cosa da fare è quella di portarli da un veterinario che potrà stimarne l'età, lo stato di salute ed eventualmente potrà indirizzarvi ad un gattile a cui rivolgervi (sempre se non abbiate intenzione di tenerli voi).

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    Di recente a me è successa una cosa simile. Non ho trovato io la gattina che ora ospito, ma l'ho recuperata il giorno dopo il suo ritrovamento e mi sono resa conto che ci sono alcuni errori che, in buona fede, si possono fare.
    La signora che ha trovato Mia aveva già un altra gatta (e un cane in affido temporaneo) e non l'ha potuta portare subito dal veterinario perché era già chiuso. Ce l'ha portata la mattina dopo, poco prima che noi arrivassimo a prenderla, per assicurarsi che stesse bene. Dato che aveva un'altra gatta, aveva in casa qualcosa con cui nutrirla, ma è importante precisare che non tutti gli alimenti sono adatti ai gatti.

    Infatti, in base all'età, i gattini hanno esigenze diverse sia per quanto riguarda l'alimentazione che la gestione. Fermo restando che la cosa migliore è portare subito i cuccioli da un veterinario - e in quel caso sarà il vet a darvi tutte le indicazioni che vi servono - ho pensato di scrivere alcune righe sulla gestione dei cuccioli di gatto orfani. Lo farò dando alcune indicazioni pratiche e suddividendo il post in varie sezioni.

    Prima di iniziare, precisiamo una cosa importante: non date MAI del latte vaccino ai gatti, a prescindere dall'età. Il latte di mucca non è adatto all'alimentazione dei gatti, né dei piccoli, né soprattutto degli adulti. Nella maggior parte dei casi vi ritrovereste un gatto con la diarrea o con un'allergia a causa del lattosio. A me è capitato il secondo caso quando mia nonna dava il latte alla mia gatta. Nella piccola percentuale di gatti che lo tollerano si verificherà invece un problema nutrizionale in quanto il latte di vacca non ha le proteine che necessita un gattino per crescere. Di latte formulato apposta per i gatti ne esiste di diversi tipi, il migliore resta il latte in polvere. Se avete un gatto piccolo che necessita ancora di essere alimentato con il latte, allora non ho dubbi se non consigliarvi il latte in polvere visto che dura tanto tempo e vi basta preparare la quantità desiderata quando ne avete bisogno. Io per Mia sto usando quello della Pet Balance. Per molte marche esiste sia la versione con il biberon che quella senza, ovviamente il biberon è essenziale (in alternativa va bene una siringa senz'ago, ma il gattino deve sempre succhiare autonomamente, se premete lo stantuffo rischiate di soffocare il gattino, è molto pericoloso).




    Alimentazione e prime cure
    Se non potete recarvi subito dal veterinario, è utile capire in maniera approssimativa l'età del gattino in modo da prendervene cura in maniera adeguata.
    A 1 settimana di vita il cucciolo ha ancora le orecchie piegate e gli occhi chiusi. A due settimane ha già gli occhi aperti, ma fino al compimento della terza settimana non sarà in grado di evacuare da solo e avrà costante bisogno di calore. Per questo motivo è necessario tenere il cucciolo bene al caldo (per avere un'idea, intorno ai 30°C, quando sono molto piccoli non sono in grado di regolare da soli la temperatura. Si possono usare coperte in pile, ad esempio, e aiutarsi con delle borse dell'acqua calda... in alternativa anche il contatto fisico è molto apprezzato), alimentarlo spesso con il latte per gattini (indicativamente ogni 3 ore) e stimolare l'evacuazione dopo ogni pasto strofinando delicatamente un batuffolo di cotone umido e caldo sull'ano. Successivamente impareranno ad evacuare da soli e per un periodo lo faranno ancora dopo ogni pasto fino ad arrivare a un paio di volte al giorno prima di assumere il pattern degli adulti.

    Il cibo solido può essere inserito nella dieta in maniera graduale a partire dalle 3 settimane d'età. Affidatevi a una formulazione specifica per gattini perché i gatti, così come tutti gli animali, hanno bisogno di una formulazione diversa in base all'età. Per Mia ho usato questo paté della Royal Canin (che distribuiva OVUNQUE) e queste scatolette SelectGold che si trovano solo nei MaxiZoo (ho visto ora che hanno anche il latte in polvere, io non l'avevo trovato in negozio), ora passo alle bustine della Royal per due motivi:
    - Il kit del gattino che mi ha dato la veterinaria era della Royal quindi ho in casa quelle;
    - È la marca che usavo per Stella (prima che invecchiasse e avesse bisogno di una dieta più specifica).
    Quindi in casa ho queste tre: uno, due e tre.
    Vedrò quale consistenza le piace di più, in ogni caso credo esistano prodotti per gattini di tutte le marche.

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    Fino a quando impareranno a bere da soli - e per un periodo anche appena hanno imparato - è essenziale fornire una dieta piena di liquidi perché, appunto, i gattini piccoli non bevono. I liquidi necessari li prendono dal latte e dal cibo umido, ma dato che il secco è molto più nutriente rispetto all'umido, è bene pensare di aggiungere i croccantini alla dieta del gattino svezzato. Per ovviare al problema dei liquidi (e per evitare che il gattino faccia fatica a mangiare) bisogna reidratare i croccantini con dell'acqua (io ho usato anche il latte avanzato dalla mattina a volte). Per la mia esperienza, i croccantini Mother&Babycat della Royal si reidratano con acqua tiepida in mezz'oretta circa. Ovviamente tastate i croccantini con un dito prima di darli al gattino per essere sicuri che siano morbidi. Tra poco passerò ai Kitten, ma Mia ha imparato a bere a due mesi quindi sono già due settimane che mangia i croccantini senza bisogno di reidratarli perché i Mother&Babycat sono abbastanza piccoli per la sua bocca.

    L'età precisa dei gattini di solito si vede in base ai denti, a circa un mese di vita dovrebbero avere tutti i dentini da latte e i primi due denti permanenti che spuntano sono i due incisivi centrali dell'arcata superiore che cadono a tre mesi e mezzo esatti. Infatti, sto aspettando di vedere questa sostituzione per accertarmi dell'età precisa di Mia.




    Queste sono le indicazioni più utili che mi vengono in mente di dire, ora dico due cose per completezza e poi passo ad alcuni consigli pratici che mi sento di dare in base alla mia recente esperienza.




    Crescita e sviluppo
    I gattini iniziano a muoversi sulle zampine incerte intorno ai 20 giorni di vita. Lo sviluppo motorio è completo a 3 mesi, mentre quello di vista e udito è completo a 1 mese. Gli occhi dei gattini sono di un grigio-blu intenso, ma a partire da circa due mesi iniziano a cambiare colore fino ad assumere il colore definitivo prima dei 6 mesi. Tra i 2 e 4 mesi vanno fatte le vaccinazioni di base e a partire da quest'anno, 2020, è obbligatorio l'inserimento del microchip in tutti i nuovi nati e nuovi adottati. Se adottate un gatto da un gattile, sicuramente sarà già chippato. La pubertà avviene solitamente dopo i 4 mesi, lo sviluppo sessuale è completo a 6 mesi circa e il gatto è considerato adulto a 12-15 mesi di vita.
    I gattini in crescita solitamente aumentano di 10-30 g al giorno in base al sesso e alla razza. Tipicamente, a un mese il peso dovrebbe aggirarsi intorno ai 500 g, a 2 mesi dovrebbe approssimarsi il chilo e a tre mesi dovrebbe essere tra 1 chilo e 1 chilo e mezzo. Il peso del gatto adulto varia in base alla razza e al sesso, quindi è inutile dare dei numeri. Evitate di usare il peso per determinare l'età del gattino in quanto questo è un valore molto variabile, ad esempio, quando Mia è arrivata aveva un mese e pesava meno di 250 g (era molto denutrita!).

    Malattie comuni
    Come ho scritto più volte, è essenziale portare il gattino da un veterinario il prima possibile. Il veterinario vi aiuterà non solo nella gestione e allevamento del nuovo arrivato, ma soprattutto vi aiuterà a curarlo. Un gattino abbandonato probabilmente avrà delle pulci, quasi certamente i vermi e forse anche la tigna. Queste sono le tre problematiche principali che ho riscontrato nei gattini raccolti dalla strada, ma a volte possono anche presentare ferite o infezioni che vanno curate tempestivamente.

    Le pulci (e a volte anche le zecche) sono dei parassiti esterni e come tali visibili. Una zecca è facile da vedere, riconoscere e rimuovere manualmente (casomai potrebbe essere necessario un antibiotico in seguito alla rimozione -> vai dal vet), le pulci sono più subdole. Se il gatto non è bianco, è anche difficile vederle. Esistono degli antiparassitari in commercio, ma se parliamo di gatti molto piccoli, è meglio andarci piano (non fidatevi del negoziante, MAI!). A volte il gattino pesa troppo poco e usare un antiparassitario potrebbe intossicare il cucciolo. Per questo dovete rivolgervi a un veterinario, mai agire di testa vostra, a volte è necessario aspettare. Con Mia, ad esempio, abbiamo dovuto aspettare una settimana prima di darle una sola goccia di antiparassitario. L'antiparassitario viene assorbito dalla pelle del gatto e quando le pulci lo pungono, muoiono. Quindi se la quantità di antiparassitario è troppo elevata per il peso dell'animale domestico, si rischiano una serie di effetti collaterali molto spiacevoli (se non gravi o letali). Nell'attesa, le pulci possono essere rimosse manualmente (se si riesce), bisogna evitare di far passeggiare il gatto per tutta la casa, rimuovere i tappeti e pulire spesso le coperte del gattino. Noi abbiamo anche usato un vaporetto per disinfettare tutte le superfici (divano compreso) e, anche se le pulci di gatti e cani tendono a non salire sulle persone, abbiamo tenuto i capelli legati (e aromatizzati all'aceto). Una pulce siamo riusciti a toglierla manualmente, una è morta dopo l'uso dell'antiparassitario e più volte al giorno abbiamo controllato la cesta in cui dormiva Mia per rimuovere eventuali uova. Una goccia di antiparassitario è stata sufficiente per far sparire le pulci in un paio di giorni. Una sola goccia. Se avessimo usato tutta la pipetta probabilmente anche Mia ci sarebbe rimasta secca.

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    I vermi non avete modo di vederli (salvo per il gonfiore addominale, vedi foto a lato), ma loro sono lì, invisibili e inesorabili. Tra l'altro, le pulci portano anche la Tenia. Tutti i gattini/cagnolini devono essere sverminati e lo si fa con delle gocce o pastiglie di antiparassitario che uccidono i vermi. Questi poi vengono eliminati con le feci. Mia è stata sverminata con Milbemax < 2 kg dandole tre volte mezza pastiglia (pesava meno di un kg) a distanza di due settimane ognuna. La prima somministrazione è per eliminare i vermi, le altre due sono per le uova rimaste. Non vi dico quanti vermi c'erano in quel quadrell di 600 g.

    La tigna, un fungo, è la più subdola di tutte perché a volte non è visibile subito e può anche essere trasmessa con facilità all'uomo. Mia non ha avuto questo problema, ma una delle gatte di mia zia ce l'aveva. La perdita di pelo non era ancora iniziata, quindi alla fine anche mia zia l'ha presa. In questo caso, il veterinario vi dirà quale farmaco antifungino somministrare. Ah, e fate un salto dal medico.

    Un gattino abbandonato, di frequente presenterà raffreddore o diarrea, ma sono patologie curabili in poco tempo, rivolgetevi comunque al veterinario. Infine, un'altro problema riscontrato spesso è agli occhi. Le infezioni agli occhi (in particolare la congiuntivite) non sono rare e vanno curate tempestivamente per evitare che diventino croniche o, peggio, portino il gattino alla cecità. In questo caso il farmaco che il veterinario vi prescriverà sarà sotto forma di collirio o pomata oftalmica.

    Consigli pratici
    Dato che mi trovo nel bel mezzo dell'allevamento di una cavalla pazza gattina, do alcuni consigli pratici che potrebbero aiutare chi si trova per la prima volta in questa situazione.

    Per i primi tempi, le traversine assorbenti saranno le vostre migliori amiche. Vi consiglio di non acquistare quelle specifiche per animali dato che quelle salvamaterasso sono identiche e costano meno. Compratele in un discount, faranno benissimo il loro lavoro e voi non donerete un rene. In generale, si rivelano spesso utili sia per chi ha gatti che per chi - soprattutto - ha cani. Per i gatti possono essere utili in seguito a un parto, per i cuccioli molto piccoli o per gatti anziani con problemi di incontinenza. Fidatevi, vi cambieranno la vita. Per fortuna i gatti sono animali molto autonomi quindi non appena avranno imparato a usare la lettiera, non avranno più bisogno delle traversine.
    Ovviamente (se non avete altri gatti più grandi in casa) sarà vostro compito insegnare al nuovo arrivato a usare la lettiera. Questo significa anticiparlo e metterlo nella sabbietta non appena accenna a evacuare. Con Mia abbiamo tolto preventivamente tutti i tappeti e abbiamo usato una teglia da lasagne in alluminio come lettiera (era alta un quinto di puffo, tutto il resto era troppo alto per le sue zampe). Ne abbiamo posizionate due, in prossimità del suo giaciglio, ma abbastanza lontane da non infastidirla. Dopo ogni pasto l'abbiamo posizionata sulla sabbietta, mimando l'atto di scavare. Inizialmente non accennava a farla dentro (aveva solo un mese e cercava gli angoli per farla), poi pian piano l'istinto ha avuto il sopravvento e mentre in un primo momento faceva solo la cacca nella lettiera, poi ha iniziato a farci anche la pipì (diciamo che pian piano, molto piano, è passata dal farla dentro una volta su 10 a una sì e una no) fino ad arrivare a usare esclusivamente la lettiera. Ora l'abbiamo sostituita con una vera lettiera (a due mesi riesce a usarla) e col tempo imparerà ad usare anche la porticina trasparente. Una cosa alla volta. Comunque è facile capire quando stanno per farla perché iniziano a girare per la casa cercando un angolo - di solito lo stesso - e vi basterà afferrarli al volo e metterli nella lettiera. A volte grattano anche per terra. Prima o poi impareranno anche a coprirla.
    Il consiglio in questo caso è di portare molta pazienza perché l'uso della lettiera è sì istintivo, ma devono comunque imparare da un altro gatto e se il gatto non c'è, dovete insegnarlo voi. Se il gattino si è ritrovato senza mamma troppo presto, allora non potete fargliene una colpa se vi imbratterà ogni angolo della casa, sarà vostro compito aiutarlo. Un altro consiglio è di non usare la candeggina per pulire dove si è scaricato perché altrimenti la volta successiva potete stare certi che la farà nello stesso identico posto. Anche l'ammoniaca ha lo stesso effetto di attrarre il gattino alla ricerca di un posto dove liberarsi. Usate un detergente che non contenga ammoniaca o cloro. Io ho usato Lysorform, ma esistono in commercio i detergenti enzimatici, più adatti.

    I gattini i primi tempi non sono bravi a pulirsi da soli, ma fare il bagno ai gatti troppo piccoli è pericoloso, quindi sono più adatte delle salviettine detergenti. Nei negozi di animali se ne trovano di molti tipi e possono essere utili sia per pulire "davanti" quando si buttano nella ciotola del cibo con la faccia e le zampe, che per pulire "dietro". Io dico palesemente che ho usato quelle per neonati tanto le ho usate solo per pulirle il sederino in emergenza.

    I gattini di un mese e mezzo e oltre iniziano ad essere molto attivi e giocherelloni. Anche in questo caso la parola d'ordine è "pazienza" e dovete adottare alcuni accorgimenti per istruire il gattino e vivere più sereni. Se il cucciolo vi morde per giocare e vi fa male, indirizzate il suo entusiasmo verso un gioco. I cuccioli imparano a dosare i morsi giocando con i loro fratelli, quindi ricevendo e dando morsi e zampate. Se il cucciolo è orfano, non avrà questo tipo di insegnamento quindi è normale che vi morderà con impeto. Usando i giochi morbidi e con la parola NO! gli insegnerete a non mordervi. Per ora Mia è ancora nella fase "mordo tutto" e anche se è migliorata, ci vorrà ancora un bel po' prima che la smetta di fare l'indemoniata 24/7. Ci vuole taaanta pazienza, tanta.

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    Se il gatto è così piccolo che ancora non sa bere, dovrete insegnare anche quello. Noi abbiamo sempre lasciato a disposizione di Mia una ciotola con acqua pulita e man mano l'abbiamo spinta a bere prima facendole leccare l'acqua dal nostro dito e poi muovendo l'acqua nella ciotola. Prima o poi imparano a bere autonomamente coi loro tempi, nel frattempo è importante fornire i liquidi con il latte per gattini i cibi umidi.

    La cuccia del gattino deve essere posizionata in un luogo riparato, lontano da termosifoni e correnti d'aria. Questo è abbastanza intuibile, il problema maggiore diventa la notte. Io di notte chiudo Mia in un bagno (da cui ho preventivamente rimosso tutto quello che può rappresentare un pericolo come cavi, oggetti che può far cadere, cestini con manici con cui si può strozzare) e lei dorme fino alla mattina quando sente che qualcuno si sveglia e allora chiama per ricordarci di farla uscire. Questo si è reso necessario perché è così piccola che rischiamo di calpestarla alzandoci la notte. Per il primo mese, l'ho messa a dormire cullandola prima di andare a letto e ora si raggomitola autonomamente nel suo cestino senza bisogno di insistere. Per la sua sicurezza, continueremo a chiuderla in una stanza fino a quando non sarà un po' più grande o non si ribellerà alla solitudine notturna.

    Infine, i gattini possono essere molto "appiccicosi". D'altra parte, se non hanno almeno 3 mesi, togliere un cucciolo alla madre è una violenza che genera un grosso problema sia alla madre che (soprattutto) ai cuccioli che avranno una serie di problemi derivanti dalla mancanza degli insegnamenti materni (ad es. ecco perché Mia ci morde sempre). Quando è arrivata, Mia è stata in braccio a me per 4 giorni. Salvo 7-8 ore di notte, per il resto del tempo dovevamo tenerla in braccio se no si disperava come una dannata. Non abbiate paura di "viziare" troppo il cucciolo, se ha un mese è normale che abbia bisogno di contatto fisico costante. Poi acquistano man mano la loro indipendenza e dopo i primi 4 giorni ha iniziato a muoversi da sola per la stanza. Ovviamente poi ci cercava spesso, soprattutto per riposare, ma nei giorni successivi ha imparato a dormire da sola durante la giornata. Ora non è più sempre in braccio, si è presa la sua autonomia. Fino a una settimana fa, quando non c'era nessuno nella stanza in cui si trovava, miagolava e ci cercava, adesso sta anche da sola in una stanza a dormire e se le manchiamo è in grado di raggiungerci nella stanza in cui ci troviamo. Da un po' abbiamo iniziato a lasciarla a casa da sola qualche ora, ben presto sarà autonoma.




    Se trovate un cucciolo abbandonato e decidete di tenerlo, dovrete avere molta pazienza perché allevare in maniera corretta un cucciolo non è facilissimo, è quasi come un bambino (che però è più impegnativo, ovviamente). Se invece decidente di adottare un gatto, prendete in considerazione di prenderlo adulto perché i cuccioli soffrono molto la solitudine. Non che gli adulti non la soffrano, ma i cuccioli richiedono molte più attenzioni. Anche nel caso un cui sceglieste di adottare due cuccioli, non pensate che saranno l'uno la compagnia dell'altro. Avranno bisogno di voi e se siete fuori casa tutto il giorno, i cuccioli non sono decisamente adatti a voi (o meglio, voi non siete adatti ai cuccioli). Due gattini creeranno il doppio dei disastri e richiederanno il doppio di attenzioni e di pazienza. Se invece lavorate mezza giornata o un membro della vostra famiglia è spesso a casa, allora due cuccioli possono essere la scelta giusta, ma consiglio sempre di introdurre un animale nuovo in casa quando avete qualche giorno per occuparvi di lui (ad esempio il venerdì, così avete tutto il fine settimana per stare con lui). I cuccioli portano molto stress e molti disastri, ma un animale domestico vale sempre la pena del disturbo. Io lo so bene, una grande sofferenza non mi ha impedito di accogliere qualcuno che aveva bisogno di me.

    Edited by Keira Lilith Haze - 9/4/2021, 20:55
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