Quanta autoportanza.

Questa è la prima serie che seguo in televisione. O meglio, la prima da quando non sono più un'adolescente.
Ho trovato molte cose positive e alcune negative, ma nel complesso io mi sento di dire che è un buon telefilm e lo consiglio a tutti quelli che non l'hanno ancora visto. Tra l'altro, essendo andata in onda sulla Rai, su raiplay sono disponibili gli streaming di tutte le puntate, anche in lingua originale!
Anche mentre veniva trasmesso poteva essere visto in inglese cambiando le impostazioni del televisore. Al terzo "Medìci" però ho sbarellato e sono tornata al caro e bell'Italiano.

Premessa: ho sentito gente lamentarsi che "non rispetta la storia". A questa gente vorrei dire che non stanno guardando un documentario, ma un telefilm che, tra l'altro, nel suo genere è abbastanza aderente alla storia originale. Se non ne siete convinti, guardare I Tudors o Vikings, poi ne riparliamo.

La storia si sviluppa su Cosimo de Medici, parla della sua giovinezza e del suo periodo a capo della famiglia dei Medici. Tutto parte dall'omicidio del Padre Giovanni, storyline che percorrerà gli otto episodi e si concluderà nell'ultimo... ma parliamo di un personaggio alla volta.

Iniziamo da Cosimo, ovviamente. Direi che questo commento che ho trovato su TvShowTime riassume tutto:

Carina la sua giovinezza da artista sognatore che vive un amore impossibile (Giova', guarda che quella sarà pure una lavandaia, ma tu eri un mercante di lana, non fare lo spocchioso!), terribile il suo atteggiamento verso la moglie! Ingrato che non sei altro!
Mi sono rivista in lui in questa scena, anche io quando ho visitato il Pantheon ero rapita dalla bellezza della cupola!

Ho apprezzato molto le scene riguardanti il calcio storico fiorentino, non perché sia uno sport che mi piace, ma perché è una tradizione che non penso sia stata mai rappresentata all'estero, e includerla in questo telefilm testimonia il fatto che gli autori hanno avuto un occhio di riguardo per la cultura del luogo e non si sono occupati superficialmente solo dei personaggi.

Giovanni terribile, un mostro di uomo! Quando ho scoperto chi l'ha ucciso (nessuno si aspettava fosse Ugo, nevvero?) ho provato simpatia e comprensione per l'assassino!

Contessina è magnifica. Diciamo che qui il ruolo della donzella in pericolo non esiste, sia lei che Lucrezia (e pure Piccarda) sono personaggi forti. Lei in particolare salva il culo a tutta Firenze senza neanche ricevere un "grazie". Voi non ve la meritate Contessina de Bardi! Lei si merita solo cose belle!
Momenti degni di nota:

Per quanto riguarda gli Albizzi con l'accento sulla A, io sinceramente ho trovato Rinaldo un antagonista piacevole. Di sicuro più piacevole dei Pazzi (che ci ritroveremo con Lorenzo il magnifico nella prossima stagione).

E' stato bello vedere Donatello, anche se la drama queen della situazione, quella che ha fatto gridare allo spin-off orde di fan, è senza dubbio Brunelleschi. #BetterCallBrunelleschi

La sua entrata è stata tipo: "Sono Brunelleschi. Io sono figo, voi siete feccia. Te la tiro su io la cupole, toh, beccate l'ovo."

Devo dirlo, l'ho adorato, ci voleva più Brunelleschi per tutti!

Lorenzo (in cui le persone hanno trovato una certa somiglianza con Hugh Jackman) all'inizio appare come l'eterno secondo, e nell'ultima puntata, quando ho iniziato ad apprezzarlo veramente, muore. #MAINAGIOIA M A I H

Marcobbbbello, detto anche Speedy Gonzales che Varys chi sei, è l'amico che Cosimo non merita. Dite la verità, ci avete tutti sperato nella storia amorosa tra lui e Maddalena, vi siete detti anche voi "Forza che parte la storia così quella ce la togliamo dalle scatole". Contessina, siamo dalla tua parte!

Per finire, due parole su Piero e Lucrezia. Piero fa la figura del pappamolla, del bambino e dell'inetto. Ma perché? Ce n'era davvero bisogno? La nota positiva su questi due è che sembrano gli unici a portare un po' di vero amore nel telefilm. Si amano davvero e sono decisamente tenerissimi. Lucrezia è una Contessina junior e Piero è fortunatissimo ad avere una donna dome lei al suo fianco.

Per quanto riguarda le cose negative, ne ho trovata solo una: la tempistica.
All'inizio non era immediato capire quando venivano mostrati avvenimenti del passato e quando quelli del presente. Gli unici indicatori erano la presenza o meno di Giovanni e la lunghezza dei capelli di Cosimo. Inoltre, forse complice il fatto che trasmettevano due episodi di seguito dove non era chiaro il momento in cui finiva uno e iniziava l'altro, alcuni eventi come la peste e l'esilio di Cosimo, sono durati così poco che se ti distraevi mezzo secondo era finita. Inoltre mi sarebbe piaciuto vedere di più alcuni personaggi come Brunelleschi, citandone uno. E 'sta cavolo di cupola autoportante non è ancora finita. Noi fan cosa ci chiamiamo Gli Autoportanti a fare, allora?

In conclusione. Nell'ambito delle serie tv a tema storico è molto buona, peccato per il problema del tempo (secondo me 8 episodi erano troppo pochi comunque), ma la storyline generale mi ha soddisfatto e anche quasi tutti i personaggi. Quindi promossa!

Ultimo punto, poi giuro che ho finito, riguarda i social. L'account twitter de I Medici è gestito da geni assoluti, seguire il telefilm e dare un'occhiata a twitter durante la pubblicità mi ha strappato molti sorrisi. E' stata una mossa intelligente perché penso che la gente si sia sentita più coinvolta e fosse invogliata a seguire la serie e il profilo in contemporanea. Almeno io sì!
Da menzionare la presenza tra i personaggi su TvShowTime della Cupola Autoportante, tra l'altro terzo personaggio preferito della serie (Contessina favorita indiscussa)

Punti a sfavore: la gestione del tempo
Punti a favore: il soggetto e l'account twitter della serie.

Ultimissimissima cosa! Quanto è bella la canzone Renaissance di Skin e Paolo Buonvino? Stupenda, la sto ascoltando da giorni!