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In questa sezione ci sono tutte le discussioni dedicate alla lettura e alla scrittura. Trovate recensioni di libri, racconti che hanno vinto i contest di scrittura e i racconti che ho scritto io.
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KeiraHaze's book recommendations, liked quotes, book clubs, book trivia, book lists (read shelf)
I J K L M N O P Q

I ragazzi venuti dal Brasile
Il buio oltre la siepe
Il coccodrillo come fa
Il mondo alla fine del mondo
Il richiamo della foresta
Il tempo delle api
Il viaggio e la necessità
In corpore sano
L'anello di Re Salomone
L'effigie d'oro e di cristalli
L'inferno di Treblinka
L'opera al nero
L'orologiaio miope
L'universo, gli dei, gli uomini
La ballerina dello zar
La cultura degli animali
Le grandi battaglie della Storia
Le otto montagne
La straordinaria storia dell'uomo
Ludus in fabula
Mangiatori di morte
Memorie di Adriano
Morituri te salutant
Mors tua
Nato fuori legge
Nemesis
Noi e loro
Non esistono piccole storie
Non esistono piccole donne
Olympia - Un'indagine ai giochi ellenici
Pallida mors
Parce Sepulto

 
  1. Nato fuori legge - Trevor Noah

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    CITAZIONE
    Nato nel Sudafrica dell’apartheid da madre xhosa e padre bianco, Trevor è colored: né bianco né nero, un’anomalia intollerabile per il rigido sistema razziale sudafricano. Destinato fin dalla nascita a un’esistenza “fuori legge”, Trevor se la cava splendidamente poiché la sua infanzia, spericolata e indimenticabile, è orchestrata da una madre più potente del tuono: Patricia Nombuyiselo Noah, un magma di contraddizioni stupendamente africane. È bigotta e ribelle, severa e anticonformista, e soprattutto ha fiducia nel fatto che tutto è possibile, di qualsiasi colore sia la tua pelle, l’importante è andare a scuola, imparare l’inglese, fare quello che si pensa sia giusto e rifiutare le leggi sbagliate e illogiche inventate dagli uomini.
    Ragazzino impacciato di fronte alle prime esperienze sentimentali, poi esperto di pirateria musicale e organizzatore di rumorose feste clandestine nelle townships di Johannesburg, Trevor ripercorre la sua vicenda senza alcuna retorica, sempre sul filo di un’irresistibile vena ironica che lo affranca dal ruolo di vittima e rende il suo racconto più forte di qualsiasi denuncia. Non teorizza nulla, mostra sé stesso, il “bastardo”: la sua mescolanza razziale sfida l’ingiustizia del sistema e ne mette in luce l'insostenibilità e incoerenza. Mescolarsi è la vera rivoluzione e questa storia esplosiva e “fuori legge” ne è la prova. L’aspettavamo da tempo.

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    Last Post by Keira Lilith Haze il 1 Jan. 2022
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  2. Sei donne che hanno cambiato il mondo: Le grandi scienziate della fisica del XX secolo

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    CITAZIONE
    I sei brevi romanzi in cui perdersi in questo libro sono quelli di Marie Curie (1867-1934), Lise Meitner (1878-1968), Emmy Noether (1882-1935), Rosalind Franklin (1920-1958), Hedy Lamarr (1914-2000) e Mileva Marić (1875-1948). Per molti saranno nomi sconosciuti, eppure queste sei donne sono state delle pioniere.

    Questo libro parla delle vite di sei donne di primo piano nel mondo della fisica. Le storie si concentrano sulla loro vita, sui loro studi, sulle loro ricerche e sulle difficoltà che hanno dovuto affrontare. Il libro mi è piaciuto e l'ho trovato di facile comprensione. Ho ascoltato l'audiolibro letto dall'autrice e devo dire che ho apprezzato il racconto (si vede che l'argomento l'appassiona molto) anche se non si capisce una parola delle citazioni lette in inglese. Quello è sicuramente un punto da migliorare!

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    Edited by Keira Lilith Haze - 28/3/2020, 12:52
    Last Post by Keira Lilith Haze il 23 Mar. 2020
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  3. Tanto tu torni sempre - Giovanna Caldara, Mauro Colombo

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    CITAZIONE
    Quand'era bambina Ines si allontanava spesso da casa per giocare.
    Sua madre, però, non se ne preoccupava: "Tanto tu torni sempre...", le disse una volta.
    Per non deludere quella fiducia, Ines è tornata anche dall'inferno.

    Rispetto ad altri libri di questo tipo che ho letto, "Tanto tu torni sempre" non è angosciante. Sarà che l'ho letto subito dopo quello di Treblinka, sarà il modo in cui è raccontato, fatto sta che nonostante le cose terribili che vengono raccontate in questo libro (una in particolare mi ha lasciato di stucco - incredibile come queste disumanità possano ancora lasciarmi sorpresa, dopo tutto quello che ho letto) quello che mi è rimasto alla fine è una sorta di senso di pace. Forse il motivo sta nel fatto che la protagonista è stata in grado di "lasciarsi alle spalle" quello che le è successo, seppur mai dimenticando le torture e le atrocità. Il libro mi ha anche dato lo spunto per altre letture, ho deciso che in futuro approfondirò altri aspetti della seconda guerra mondiale, in testa il destino dei militari italiani che hanno rifiutato la guerra.

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    Edited by Keira Lilith Haze - 25/11/2019, 14:08
    Last Post by Keira Lilith Haze il 17 Nov. 2019
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  4. Il mondo alla fine del mondo - Luis Sepúlveda

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    CITAZIONE
    Il 16 giugno del 1988 in un'agenzia giornalistica di Amburgo, legata a Greenpeace, arriva un inquietante fax dal Cile. Secondo il messaggio, la nave giapponese, Nishin Maru, ha perso diciotto marinai, insieme a un numero imprecisato di feriti, e ha subito gravi danni. Il giornalista che riceve il fax, esule dal Cile, suo paese d'origine, per motivi politici, decide di tornare a casa e dedicarsi al caso della Nishin Maru. Durante le indagini giunge alla conclusione che la baleniera, ufficialmente demolita a Timor, stava in realtà praticando illegalmente la caccia ai cetacei nei mari australi.

    Mi è piaciuto. Inizialmente ero dubbiosa, non mi ha convinta subito. Forse perché leggevo un sacco di nomi che per me non avevano alcun significato (non conosco bene il sud America in generale), ma poi sono riuscita a cogliere le emozioni che dopo tanto tempo hanno travolto lo scrittore al suo ritorno nella sua terra natia.
    Il volume è molto piccolo, ma non per questo meno interessante rispetto ad un romanzo di 400 pagine. Anzi, qui c'è poco tempo per perdersi in particolari minuziosi inutili al fine del racconto. Ho apprezzato l'atmosfera marinaresca creata dalle parole dell'autore e non posso negare che mi sia venuta voglia di informarmi meglio riguardo ai temi e ai luoghi trattati nel libro.

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    Edited by Keira Lilith Haze - 2/5/2021, 16:28
    Last Post by Keira Lilith Haze il 20 Aug. 2019
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  5. Vita con gli orsi - Beth Day

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    CITAZIONE
    1919 - una piccola imbarcazione a remi si faceva strada nello stretto Regina Carlotta che separa l'isola di Vancouver dalla Columbia Britannica. A bordo Jim e Laurette che hanno abbandonato la vita cittadina per andare a vivere nei boschi del profondo Nord.La Day ha scritto questo libro raccogliendo il racconto degli Stanton dalla loro viva voce restituendocelo in tutta la sua immediata freschezza.

    Questo è uno di quei libri che qualche mio parente aveva acquistato da piccolo per la scuola e che io ho ritrovato ingiallito in un mobile o in uno scatolone. L'ho trovato piacevole e mi ha aiutata a capire una realtà lontana dalla mia che comunque sono cresciuta tra i boschi. La Columbia Britannica è un posto indubbiamente affascinante, l'ho sempre pensato, ma mi domando se oggi è ancora così selvaggio come ai tempi di Laurette e Jim. Mi spiace che l'edizione che ho letto non è integrale, a quanto c'è scritto si tratta di un'edizione ridotta incentrata sugli orsi (come dice il titolo). Mi sarebbe piaciuto sapere qualcosa in più sugli altri compagni di vita della coppia, come la famiglia di tassi che ogni tanto citano. Non è un libro roselline e fiori, è un libro reale, un libro che mostra le fatiche di chi vive da solo nei boschi e che non solo deve procacciarsi il cibo, ma deve anche fare i conti con tutti quello che si trova fuori dalla sua casa, animali o persone siano.

    Voto: :stellapiena: :stellapiena: :stellapiena: :stellapiena: :metastella:

    Edited by Keira Lilith Haze - 3/8/2019, 21:28
    Last Post by Keira Lilith Haze il 3 Aug. 2019
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  6. Le otto montagne - Paolo Cognetti

          5 Comments   93 Views
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    CITAZIONE
    Pietro è un ragazzino di città, solitario e un po' scontroso. La madre lavora in un consultorio di periferia, e farsi carico degli altri è il suo talento. Il padre è un chimico, un uomo ombroso e affascinante, che torna a casa ogni sera dal lavoro carico di rabbia. I genitori di Pietro sono uniti da una passione comune, fondativa: in montagna si sono conosciuti, innamorati, si sono addirittura sposati ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo. La montagna li ha uniti da sempre, anche nella tragedia, e l'orizzonte lineare di Milano li riempie ora di rimpianto e nostalgia. Quando scoprono il paesino di Grana, ai piedi del Monte Rosa, sentono di aver trovato il posto giusto: Pietro trascorrerà tutte le estati in quel luogo «chiuso a monte da creste grigio ferro e a valle da una rupe che ne ostacola l'accesso» ma attraversato da un torrente che lo incanta dal primo momento. E lì, ad aspettarlo, c'è Bruno, capelli biondo canapa e collo bruciato dal sole: ha la sua stessa età ma invece di essere in vacanza si occupa del pascolo delle vacche. Iniziano così estati di esplorazioni e scoperte, tra le case abbandonate, il mulino e i sentieri più aspri. Sono anche gli anni in cui Pietro inizia a camminare con suo padre, «la cosa più simile a un'educazione che abbia ricevuto da lui». Perché la montagna è un sapere, un vero e proprio modo di respirare, e sarà il suo lascito più vero: «Eccola lì, la mia eredità: una parete di roccia, neve, un mucchio di sassi squadrati, un pino». Un'eredità che dopo tanti anni lo riavvicinerà a Bruno. Paolo Cognetti, uno degli scrittori più apprezzati dalla critica e amati dai lettori, entra nel catalogo Einaudi con un libro magnetico e adulto, che esplora i rapporti accidentati ma granitici, la possibilità di imparare e la ricerca del nostro posto nel mondo.

    Ho adorato questo libro. Forse perché alcune di quelle montagne le conosco anch'io, sono riuscita ad immedesimarmi nel protagonista. Ora, ogni volta che guardo fuori dalla finestra e vedo la Grigna, non posso fare a meno di pensare a questo libro e alla guerriera che era un tempo.

    Riesco a capire perché questo libro sia stato letto molto in questo periodo, rispetto alla maggior parte di quelli che ho letto, questo libro è unico e si distingue facilmente dalla massa. L'autore è riuscito a cogliere e a descrivere la vita di montagna, dove la montagna non è semplicemente il luogo in cui vivi, è una parte di te, del tuo carattere e del tuo modo di affrontare il mondo.
    Sono rimasta piacevolmente sorpresa e felice di aver scelto questa ...

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    Last Post by Kaleela il 9 Feb. 2018
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  7. Fiore del deserto, Waris Dirie


    Credo che almeno una volta nella vita ognuno di noi legga un libro che riesce ad entrargli nel profondo e a scalfire una parte della sua coscienza così a fondo da restare nel suo cuore per sempre. Non parlo di un semplice libro dalla bella trama frutto della fantasia di uno scrittore soprastimato, parlo della cruda e tragica realtà, di una storia vera quanto terribile, come la storia di Waris. Non è la prima volta che leggo un libro sulla vita difficile di giovani africani, ho già letto libri come “Io, venditore di elefanti” di Pap Khouma o “Nadia” di Tahar Ben Jelloun fino a quello che mi ha più colpito, ovvero “Vergona” di J. M. Coetzee. Tuttavia mi rendo conto che quei libri, quelle storie, non sono nulla a confronto di “Fiore del deserto”. Non che siano storie di poco conto, anzi! Solo che, forse per il semplice fatto di essere donna, la storia di Waris mi è entrata nel cuore così facilmente che da quando ho letto il libro non faccio altro che riflettere sulla condizione femminile nel mondo. Anche se il libro è stato stampato più di dieci anni fa, l’infibulazione resta una delle piaghe più immotivata del nostro mondo. Credo sia stupido pensare a questa pratica come se fosse praticata solo in “qualche paese africano” perché non è affatto vero. Viene praticata tutti i giorni anche nei paesi occidentali perché viviamo ormai in un mondo cosmopolita, dove persone di diverse razze e origini convivono, a volte in armonia, altre volte dominati da un’insensata ostilità. Ammetto che, prima di leggere questo libro, quasi ignoravo cosa fosse l’infibulazione. Certo, sapevo l’essenziale, ovvero che si tratta di una mutilazione dei genitali femminili. Non immaginavo però quanto questa mutilazione fosse profonda, insensata, dolorosa e quali conseguenze avesse. Girando l’ultima pagina del libro non posso fare a meno di desiderare che tutto quello che ho letto sia un orribile incubo partorito dalla mente malsana di una persona malata. Purtroppo però non è così. Consiglio a tutti di leggere questo libro, ascoltare la storia di questa donna credo che possa solo rendere ognuno di noi più consapevole della fortuna che la vita gli ha donato e magari convincerci a fare qualcosa per aiutare tutte quelle persone e associazioni che si battono ogni giorno per far si che questa “macellazione” abbia fine. Lasciamo per una volta da parte tutte quelle cose inutili che riempiono le nostre giornate e dedichiamo un paio di giorni (anche troppi data la quantità di parole contenuta nel libro) alla lettura della testimonianza di Waris. Cerchiamo di essere felici della vita che abbiamo ricordandoci che ci so...

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    Last Post by Keira Lilith Haze il 7 Nov. 2013
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