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In questa sezione ci sono tutte le discussioni dedicate alla lettura e alla scrittura. Trovate recensioni di libri, racconti che hanno vinto i contest di scrittura e i racconti che ho scritto io.
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KeiraHaze's book recommendations, liked quotes, book clubs, book trivia, book lists (read shelf)
I J K L M N O P Q

I ragazzi venuti dal Brasile
Il buio oltre la siepe
Il coccodrillo come fa
Il mondo alla fine del mondo
Il richiamo della foresta
Il tempo delle api
Il viaggio e la necessità
In corpore sano
L'anello di Re Salomone
L'effigie d'oro e di cristalli
L'inferno di Treblinka
L'opera al nero
L'orologiaio miope
L'universo, gli dei, gli uomini
La ballerina dello zar
La cultura degli animali
Le grandi battaglie della Storia
Le otto montagne
La straordinaria storia dell'uomo
Ludus in fabula
Mangiatori di morte
Memorie di Adriano
Morituri te salutant
Mors tua
Nato fuori legge
Nemesis
Noi e loro
Non esistono piccole storie
Non esistono piccole donne
Olympia - Un'indagine ai giochi ellenici
Pallida mors
Parce Sepulto

 
  1. L'opera al nero, Marguerite Yourcenar

    Dopo "Memorie di Adriano" il passo per arrivare a "L'opera al nero" è stato molto breve.






    "Morirò un po' meno sciocco di come sono nato."


    Questo romanzo è permeato da un'atmosfera buia e triste e l'unica piccola luce all'interno di questo ambiente si ritrova in Zenone, il personaggio immaginario protagonista del racconto. Il titolo del libro si riferisce alla prima delle tre fasi principali del processo alchemico per ottenere la pietra filosofale tanto bramata dai seguaci di questa filosofia esoterica, ovvero l'opera al nero (durante la quale la materia si dissolve), l'opera al bianco (la purificazione della materia) e l'opera al rosso (lo stadio in cui la sostanza si ricompone). Zenone rappresenta l'uomo a metà tra il medioevo e l'età moderna, è legato al passato dall'alchimia e dai classici, ma allo stesso modo è interessato a discipline moderne come la chimica e la medicina.


    "L'opera al nero" è la storia di un personaggio immaginario, Zenone, medico, alchimista, filosofo, dalla nascita illegittima a Bruges negli anni del Cinquecento, fino alla catastrofe che ne conclude l'esistenza. Il racconto lo segue nei viaggi attraverso l'Europa ed il Levante, lo vede all'opera nell'esercizio della medicina, sia al capezzale degli appestati sia presso i sovrani, intento a ricerche in anticipo sulla scienza ufficiale del tempo; lo segue nei perpetui e rischiosi spostamenti, tra rivolte e compromessi. Zenone rappresenta un esemplare umano che ha attraversato il Rinascimento dietro le quinte e sta tra il dinamismo sovversivo degli alchimisti del Medio Evo e le conquiste tecniche del mondo moderno, tra il genio visionario dell'ermetismo e della Cabala e un ateismo che osava appena chiamarsi tale. Il destino, il pensiero del personaggio sono ispirati al grande chimico tedesco Paracelso, a Michele Serveto, dedito anche lui a indagini sulla circolazione sanguigna, al Leonardo dei Quaderni e a quel filosofo singolarmente audace che fu Tommaso Campanella. Una folla di comparse, mercanti, banchieri, ecclesiastici, operai, donne di ogni livello in cui nulla è sacrificato al pittoresco ma nel quale i decenni 1510-1569 ci appaiono in un aspetto nuovo, quotidiano e, al tempo stesso, sotterraneo, attraverso immagini colte dalla strada maestra, dal laboratorio, dal chiostro, dal banco di vendita, dalla taverna e, infine, dalla prigione.


    Voto: ...

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    Last Post by Keira Lilith Haze il 25 July 2013
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  2. Fiore del deserto, Waris Dirie


    Credo che almeno una volta nella vita ognuno di noi legga un libro che riesce ad entrargli nel profondo e a scalfire una parte della sua coscienza così a fondo da restare nel suo cuore per sempre. Non parlo di un semplice libro dalla bella trama frutto della fantasia di uno scrittore soprastimato, parlo della cruda e tragica realtà, di una storia vera quanto terribile, come la storia di Waris. Non è la prima volta che leggo un libro sulla vita difficile di giovani africani, ho già letto libri come “Io, venditore di elefanti” di Pap Khouma o “Nadia” di Tahar Ben Jelloun fino a quello che mi ha più colpito, ovvero “Vergona” di J. M. Coetzee. Tuttavia mi rendo conto che quei libri, quelle storie, non sono nulla a confronto di “Fiore del deserto”. Non che siano storie di poco conto, anzi! Solo che, forse per il semplice fatto di essere donna, la storia di Waris mi è entrata nel cuore così facilmente che da quando ho letto il libro non faccio altro che riflettere sulla condizione femminile nel mondo. Anche se il libro è stato stampato più di dieci anni fa, l’infibulazione resta una delle piaghe più immotivata del nostro mondo. Credo sia stupido pensare a questa pratica come se fosse praticata solo in “qualche paese africano” perché non è affatto vero. Viene praticata tutti i giorni anche nei paesi occidentali perché viviamo ormai in un mondo cosmopolita, dove persone di diverse razze e origini convivono, a volte in armonia, altre volte dominati da un’insensata ostilità. Ammetto che, prima di leggere questo libro, quasi ignoravo cosa fosse l’infibulazione. Certo, sapevo l’essenziale, ovvero che si tratta di una mutilazione dei genitali femminili. Non immaginavo però quanto questa mutilazione fosse profonda, insensata, dolorosa e quali conseguenze avesse. Girando l’ultima pagina del libro non posso fare a meno di desiderare che tutto quello che ho letto sia un orribile incubo partorito dalla mente malsana di una persona malata. Purtroppo però non è così. Consiglio a tutti di leggere questo libro, ascoltare la storia di questa donna credo che possa solo rendere ognuno di noi più consapevole della fortuna che la vita gli ha donato e magari convincerci a fare qualcosa per aiutare tutte quelle persone e associazioni che si battono ogni giorno per far si che questa “macellazione” abbia fine. Lasciamo per una volta da parte tutte quelle cose inutili che riempiono le nostre giornate e dedichiamo un paio di giorni (anche troppi data la quantità di parole contenuta nel libro) alla lettura della testimonianza di Waris. Cerchiamo di essere felici della vita che abbiamo ricordandoci che ci so...

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    Last Post by Keira Lilith Haze il 7 Nov. 2013
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  3. Cosmo profondo: Scalo su Logis, E.C.Tubb

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    "Cosmo profondo" racchiude tre racconti della saga di Dumarest. I tre racconti in questione sono: Scalo su Logis, Il pianeta senza legge, Domani la Terra?

    Oggi ho letto "Scalo su Logis" e l'ho trovato piuttosto interessante. Forse è colpa della mia passione per il genere fantascientifico, ma credo che questo racconto possa piacere anche al tipico lettore di genere fantasy perchè non si tratta di fantascienza hard (tradotto: minuziosa precisione per i particolari tecnici) e gioca molto sull'avventura. Prima di continuare, però, credo sia meglio scrivere due righe riguardo alla trama e all'autore.

    Lo scrittore è Edwin Charles Tubb (morto l'anno scorso, tra l'altro) è uno scrittore inglese di fantascienza, fantasy e western, famoso principalmente per la saga di Dumarest, appunto. Questa saga si compone di 33 brevi romanzi e narra le avventure di Earl Dumarest, un viaggiatore che vaga nell'universo alla ricerca del suo pianeta natale, la Terra.



    In Scalo su Logis (1969) Earl incontra Kalin, una sensitiva dai capelli rossi di cui si innamorerà e con la quale intraprenderà un viaggio alla ricerca del pianeta madre di lei, Solis. La storia non è mai banale, si svolge all'interno di tre scenari completamenti diversi e non mancano momenti di avventura e di riflessione, in particolare sulla fragilità del corpo umano. Non è difficile prendere in simpatia il protagonista, forse un po' burbero, ma certamente un uomo che non si tira indietro quando c'è da mostrare coraggio e sentimenti. L'unico peccato è che siano stati tradotti in Italiano solo nove dei 33 romanzi di questa saga. Per seguire le avventure di Dumarest fino al suo ritorno sulla terra è quindi necessario procurarsi i libri in inglese.


    Col passare dei millenni le zone esterne della Galassia, i bracci della spirale, i sistemi solari periferici (come il nostro) sono stati abbandonati. Le nuove razze e le nuove civiltà si sono gradualmente addentrate nel brillante e multiforme, tumultuoso, popolatissimo "nucleo galattico". Chi si ricorda più della vecchia terra? E anche chi se ne ricordasse e volesse tornarci, come farebbe a ritrovarla tra i miliardi e miliardi di sistemi ormai deserti o popolati soltanto da presenze maligne, da pericoli mostruosi?

    Con immenso piacere, giro la pagina e mi addentro in "Il pianeta senza legge".

    Voto: :stellapiena: :stellapiena: ...

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    Last Post by Keira Lilith Haze il 13 May 2012
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  4. L'orologiaio miope
    Lisa Signorile

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    CITAZIONE
    Trovo interessante che definiamo brutto un animale perchè ha perduto il pelo.

    Qualche mesetto fa, vagolando per il web, mi sono imbattuta in questo blog. Dopo una veloce occhiata l'ho inserito tra i feed e in seguito a qualche settimana di lettura più approfondita mi sono accorta che certi post erano davvero divertenti (almeno per me!). In particolare mi sono piaciuti la serie di "Cara Evoluzione..". E leggi e leggi, alla fine scopro che l'autrice ha anche pubblicato un libro! Quindi me lo sono fatta regalare per Natale XD
    Ho letto appena 24 pagine perchè ogni volta che mi metto a leggerlo penso che presto finirà e non voglio che finisca, mi piace troppo! C'è da dire che il linguaggio usato non è adatto a tutti, ci sono molti termini specifici che tendono a disturbare chi non è abituato, però comunque è molto interessante e spiega molte curiosità sul mondo animale, in particolare su quello che non siamo abituati a conoscere.
    CITAZIONE
    Spesso consideriamo inquietanti gli animali che vivono in ambienti estremi, perchè non riusciamo a compararli con l'unico strumento di paragone che conosciamo: noi stessi. A volte è l'aspetto a sconvolgerci, altre volte le abitudini, altre ancora la dieta; ma rimane l'idea che più qualcosa è diverso dai nostri standard più ne rimaniamo colpiti, quasi mai in senso positivo.
    E così restiamo a bocca aperta, straniti che qualcosa di tanto anomalo condivida il nostro stesso pianeta, senza che nemmeno lo sospettassimo. E' un po' come scoprire che gli elfi vivono in soggiorno...
    Ma non c'è bisogno di tanta fantasia: queste creature "inimmaginabili" - che sembrano disegnate non tanto dal famoso orologiaio cieco di Richard Dawkins quanto da uno miope e un po' distratto - esistono davvero.

    Voto: :stellapiena: :stellapiena: ...

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    Last Post by Keira Lilith Haze il 1 Jan. 2014
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  5. Noi e loro, 100 piccole storie di animali
    Danilo Mainardi

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    A metà primavera sono andata alla presentazione di questo libro. Il nostro professore di ecologia ci ha parlato della conferenza e dato che alcuni del mio corso pensano di fare etologia, questa era un'occasione perfetta per fare qualche domanda ad uno dei più grandi etologi del nostro tempo. Infatti così è stato e dopo la presentazione del libro (con, tra le altre cose, quel rivoltante video di mamma lemure che deve decidere se abbandonare il suo cucciolo mezzo crepato o perdere il branco) (che schifo di video) (proprio uno schifo) ho preso anche il libro. Ovviamente con tanto di disegnino (:
    Dopo aver letto il libro devo dire che l'ho trovato davvero carino. E' un libretto leggero, senza termini difficili o specifici, con molte curiosità e spunti interessanti. Insomma, è un libro adatto a tutti!
    Decidere quale estratto proporre è stata una vera tortura! Ci sono molte storie interessanti e quella che riporto è solo uno tra i tanti capitoli di storie sorprendenti. Insomma, tra babbuini cornuti, elefantesse marine fedifraghe, corvi xenofobi, uccelli mafiosi, pesci combattenti che in natura combattenti non sono, l'occhio migrante della sogliola, gamberetti pistoleri, cetrioli di mare con ospiti "scomodi", formiche che hanno inventato la pastorizia, cavalli e asini mentalmente deviati, iguane travestite, gatte tartarugate, e il mio tanto caro colibì, a spuntarla sono stati i babbuini cornuti perchè, si sa, il sesso tira! Comunque ci sono delle storie così interessanti che potrei proporre più avanti (:
    CITAZIONE

    Babbuini o Scimpanzé, sempre di corna si tratta


    Tante sono le storie di corna nel mondo animale, ma nei primati si assiste a raffinate variazioni sul tema. Siamo in Africa dove vivono, in un ambiente arido e infuocato, i babbuini delle specie anubi (Papio anubis). Sono scimmie terricole dal muso un po' canino (si dicevano cinocefali), molto intelligenti e aggressive. Massicci e maestosi nell'incedere i maschi, forniti di un accenno di criniera e di minacciosa dentatura, più delicate le femmine. Poi un'infinità di ragazzini, smilzi, giocosi e curiosi, i più piccoli aggrappati al ventre o a cavalcioni sulla schiena della madre.
    Gli anubi vivono in bande. Quando una femmina va in estro viene, per così dire, accalappiata da un maschio dominante che non la molla più, mostrando chiari segni di possesso e gelosia aggressiva. Si tratta, se vogliamo, di una monogamia, seppure forzata e temporanea.
    Nelle bande però ci sono gli scapoli ed ...

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    Last Post by Keira Lilith Haze il 1 Jan. 2014
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  6. Guida galattica per gli autostoppisti, Douglas Adams

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    Una trilogia in cinque parti.



    Il protagonista, Arthur Dent,
    scopre che alcune ruspe gialle (che ha appena notato nel suo giardino)
    stanno per demolirgli la casa in cui abita per fare spazio a una nuova
    superstrada.


    Dopo poche ore gli abitanti della Terra
    scopriranno che il loro pianeta sta per avere lo stesso destino, ma a
    cura di una flotta di astronavi che appaiono improvvisamente nel cielo.


    Arthur viene salvato da un suo vecchio amico, Ford Prefect, che si rivela essere un alieno originario della stella Betelgeuse e che lo trascina con sé, chiedendo un passaggio ad una delle astronavi demolitrici.


    Arthur scoprirà così un universo sconosciuto, nel senso letterale del termine, in cui la sua unica bussola sarà la Guida Galattica per gli Autostoppisti. Si tratta di un libro in forma di un piccolo computer (una sorta di eBook reader a comando vocale), un best-seller universale (Terra esclusa), che si vende benissimo per due ragioni:

    1. costa poco,

    2. reca stampate, a grandi lettere amichevoli sulla copertina, le parole "DON'T PANIC!".


    Ford lo condurrà in avventure entusiasmanti ed improbabili,
    sballottati in giro per lo spazio-tempo a bordo dell'astronave "Cuore
    d'Oro", che viaggia a "propulsione di improbabilità infinita", in
    compagnia di un vecchio amico d'infanzia di Ford a due teste, oramai ex
    Presidente della Galassia, Zaphod Beeblebrox, della sua ragazza terrestre, Trillian, e di un robot perennemente depresso, Marvin.




    "Guida galattica per gli autostoppisti" è un romanzo di fantascienza umoristica, uno dei più conosciuti nel suo genere. La sua popolarità è esplosa soprattutto grazie ai fan che dopo la morte dell'autore, Douglas Adams, hanno creato una vera e propria giornata dedicata allo scrittore e a questo libro. In particolare, chi festeggia questa ricorrenza, ogni 25 maggio porta ovunque con sè il proprio aciugamano, un oggetto di estrema importanza per ogni autostoppista che si rispetti:



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    Last Post by Keira Lilith Haze il 30 Dec. 2013
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  7. Memorie di Adriano, Marguerite Yourcenar

    Ho letto questo libro circa tre anni fa e ora è diventato uno dei miei preferiti. Non avevo mai letto nulla della Yourcenar e quindi questo libro è stato una scoperta.





    "Il nostro errore più grave è quello di cercare di destare in ciascuno proprio quelle qualità che non possiede, trascurando di coltivare quelle che ha."

    Il romanzo non è altro che una lunga lettera dell'imperatore Adriano, suddivisa in sei capitoli. L'imperatore, sente avvicinarsi l'ora della sua fine e decide di scrivere una lettera a Marco Aurelio. L'imperatore rievoca alcuni episodi della propria vita soffermandosi a riflettere sulla vita e la morte, sull'amore (per Antinoo), sull'uomo e su quale sia il suo posto nel mondo.



    Ricostruendo le memorie dell'imperatore romani, Marguerite Yourcenar ha voluto «rifare dall'interno quello che gli archeologi del secolo scorso hanno fatto dall'esterno». Ne risulta così un libro che è al tempo stesso un romanzo, un saggio storico, un'opera di poesia.

    Giudicando la propria vita di uomo e l'opera politica, Adriano non ignora che Roma finirà un giorno per tramontare; e tuttavia il suo senso dell'umano, ereditato dai Greci, gli fa capire l'importanza di pensare e di servire sino alla fine. «Mi sentivo responsabile della bellezza del mondo», dice questo personaggio che porta su di sé i problemi degli uomini di ogni tempo, alla ricerca di un accordo tra la felicità e il metodo, tra l'intelligenza e la volontà.

    Le Memorie di Adriano che, apparse nel 1951, stanno conoscendo un successo ininterrotto, sono illuminate dai «Taccuini di appunti», momenti di autobiografia, pause emotive e slanci in un lavoro creativo appassionante fino all'identificazione.


    "Piccola anima smarrita e soave, compagna e ospite del corpo, ora t'appresti a scendere in luoghi incolori, ardui e spogli, ove non avrai più gli svaghi consueti. Un istante ancora, guardiamo insieme le rive familiari, le cose che certamente non vedremo mai più... Cerchiamo d'entrare nella morte a occhi aperti..."

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    Last Post by Liberty il 15 June 2016
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  8. 5 Luglio 2012

    Ragazzi, ma come si fa a non amare questo libro?

    Arthur e Ford aprirono gli occhi e si guardarono intorno, enormemente stupiti.
    - Buon Dio - esclamò Arthur. - Sembra proprio il lungomare di Southend!
    - Diamine, sono proprio contento di sentirti dire questo - disse Ford.
    - Perchè?
    - Perchè pensavo di essere diventato matto.
    - Forse lo sei diventato. Forse hai solo creduto che io abbia detto quello che ho detto.
    Ford ci pensò su.
    - Ma l'hai detto o non l'hai detto? - chiese.
    - Credo di averlo detto - rispose Arthur.
    - Forse siamo diventati matti tutt'e due.
    - Sì - disse Arthur - è da pazzi, tutto considerato, pensare che questa sia Southend.
    - Perché, credi davvero che sia Southend?
    - Oh, sì.
    - Anch'io.
    - Quindi dobbiamo essere matti.
    - Ma se non altro è una bella giornata.
    - Sì - disse un pazzo di passaggio.
    - Chi era? - chiese Arthur.
    - Chi, quell'uomo con cinque teste e un cespuglio di bacche di sambuco pieno di aringhe affumicate?
    - Sì.
    - Non so, era uno.
    - Ah.

    Guida galattica per gli autostoppisti, Douglas Adams.



    Edited by Keira Lilith Haze - 26/4/2014, 22:09
    Last Post by Kaleela il 6 July 2012
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