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In questa sezione ci sono tutte le discussioni dedicate alla lettura e alla scrittura. Trovate recensioni di libri, racconti che hanno vinto i contest di scrittura e i racconti che ho scritto io.
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KeiraHaze's book recommendations, liked quotes, book clubs, book trivia, book lists (read shelf)
I J K L M N O P Q

I ragazzi venuti dal Brasile
Il buio oltre la siepe
Il coccodrillo come fa
Il mondo alla fine del mondo
Il richiamo della foresta
Il tempo delle api
Il viaggio e la necessità
In corpore sano
L'anello di Re Salomone
L'effigie d'oro e di cristalli
L'inferno di Treblinka
L'opera al nero
L'orologiaio miope
L'universo, gli dei, gli uomini
La ballerina dello zar
La cultura degli animali
Le grandi battaglie della Storia
Le otto montagne
La straordinaria storia dell'uomo
Ludus in fabula
Mangiatori di morte
Memorie di Adriano
Morituri te salutant
Mors tua
Nato fuori legge
Nemesis
Noi e loro
Non esistono piccole storie
Non esistono piccole donne
Olympia - Un'indagine ai giochi ellenici
Pallida mors
Parce Sepulto

 
  1. Dalla parte degli animali - Vari autori

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    Si tratta di una raccolta di estratti di vari libri per le scuole medie. Questo libro è abbastanza vecchio, l'ho ottenuto curiosando tra i vecchi libri che avevano a casa i miei nonni. Per quello che il libro si propone (introdurre gli studenti delle scuole medie all'etologia) è buono. I testi sono tratti dai libri di vari autori: Jane Goodall, Danilo Mainardi, Karl von Frish, Konrad Lorenz, ecc.

    In realtà non ho imparato molto di più di quello che già sapevo, ma questo è comprensibile, alcune cose le ho già sentite in università, nei documentari o nei libri degli stessi autori. Chi non ha mai letto nulla di etologia (o ha letto poco) può trovare il libro più illuminante... sempre se è ancora in grado di reperirne una copia, la mia è stata stampata nel 1983!

    Voto: :stellapiena: :stellapiena: :stellapiena: :stellapiena: :stellapiena:

    Edited by Keira Lilith Haze - 22/9/2018, 19:19
    Last Post by Keira Lilith Haze il 18 Sep. 2018
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  2. L'anello di Re Salomone - Konrad Lorenz

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    CITAZIONE
    Che i pesci possano essere estremamente passionali; che le tortore siano più feroci dei lupi con gli animali della propria specie; che un’oca possa credere di appartenere alla specie umana, e in particolare di essere la figlia dello scienziato che l’ha covata: ecco alcune delle sorprese che avranno i lettori di questo libro.
    Che cosa significhi capire gli animali moltissimi di noi lo hanno imparato dalle pagine di Lorenz. Non solo perché Lorenz è stato uno dei padri fondatori dell’etologia, ma perché Lorenz ha saputo vivere con gli animali, con una curiosità, un’affettuosità verso ogni creatura, un senso del gioco e un dono del raccontare le loro storie che mai ha manifestato così compiutamente come nell’Anello di Re Salomone.

    Ehhhh Corrado Lorenzo, se solo non mi avessi inserito tutta al parte relativa ai tuoi cani, l'avrei apprezzato di più! Ormai, in particolare quando si tratta di discipline legate alla biologia, ho un occhio critico. Ho imparato che non bisogna mai dare per scontato e fidarsi ciecamente delle cose che si leggono, a maggior ragione quando il testo è opera di un uomo che ha vissuto nel secolo scorso. Sì, ci sono degli errori, la maggior parte legati al fatto che per quanto stimabile (premio Nobel mica per niente), era pur sempre un uomo figlio del suo tempo, e delle tecnologie disponibili. La prima parte di questo libro l'ho apprezzata, forse anche perché parla di creature a me meno familiari. Infatti non ho familiarità nella convivenza con spinarelli, taccole e oche e per questo mi sono sentita più incuriosita e affascinata da questa prima parte. Ammetto di essere caduta anche io nel tranello e aver passato ore ad immaginare il mio acquario autosufficiente.

    La parte relativa agli animali domestici ha messo in luce un lato di quest'uomo che non mi piace. In parole povere: se dovessi averci a che fare oggi, ci litigherei di brutto. Abbiamo capito, hai avuto tanti cani (il che comunque mi ha dato da pensare). Quando però parla del comportamento di questi suoi due cani, la maggior parte di quello che dice si basa su un concetto sbagliato: dice che il cane discende dallo sciacallo e che c'è una differenza tra i cani che discendono da questo e quelli mischiati con il lupo. Lorenz ha pubblicato il libro nel 1967, è quindi impossibile che questa sua teoria si basasse su dati reali, nel senso che il DNA era stato scoperto da poco, non c'erano basi scientifiche serie ad avvalorare la sua tesi. Infatti, successivamente (con l'inizio degli studi filogenetici) si è visto con sicurezza che...

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    Last Post by Keira Lilith Haze il 10 Sep. 2018
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  3. La cultura degli animali - John T. Bonner

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    CITAZIONE
    Definiamo abitualmente cultura tutto ciò che non è natura, che non è istinto. Possiamo quindi domandarci se gli animali hanno una cultura come la intendiamo noi? Certamente no, è la risposta più ovvia. Eppure, studiando il comportamento animale, assistiamo a bizzarrie non facilmente spiegabili: le lontre marine usano delle pietre per rompere i gusci dei molluschi di cui sono ghiotti, alcuni passeri delle Nuova Zelanda imparano rapidamente il linguaggio degli uccelli delle aree nuove in cui arrivano, le cince hanno imparato a bucare l’alluminio delle lattine per berne il contenuto.
    Sembra quindi che la chiave della «cultura» degli animali sia proprio l’apprendimento e che ancora una volta la straordinaria capacità evolutiva delle specie abbia permesso di sviluppare una risposta adattativa alle difficoltà ambientali.
    La cultura degli animali ci racconta la sorprendente continuità tra le caratteristiche che noi troviamo negli animali, e quelle che sono considerate patrimonio esclusivo dell’uomo.

    Che parto! Ci ho messo quasi due anni a finirlo! Probabilmente il motivo principale è che l'ho iniziato nel momento sbagliato, molte delle cose presenti nel libro le ho potute apprezzare solo ora che ho dato alcuni esami che mi hanno reso la lettura più comprensibile. Ho trovato anche molti punti di approfondimento, ma ragazzi, che brutta traduzione! La traduzione di questo libro non è fatto molto bene, la lettura risulta poco scorrevole ed è un vero peccato perché il contenuto è interessante, ma l'esposizione fa passare la voglia di leggere il libro.
    Consiglio questo libro? Di certo non lo consiglierei a chi non è biologo, il modo in cui il libro è scritto lo annoierebbe sicuramente. Sono riportati molti riferimenti a vari articoli, ma tutti ovviamente molto vecchi visto quando è stato scritto il libro. Ho comunque trovato molte cose interessanti che approfondirò in futuro, se non altro per vedere se ci sono stati nuovi studi in merito.


    Voto: :stellapiena: :stellapiena: :stellapiena: :stellavuota: :stellavuota:
    Last Post by Keira Lilith Haze il 20 Aug. 2018
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  4. Cui Prodest? - Danila Comastri Montanari

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    CITAZIONE
    Roma, 46 d.C.
    Durante un inverno particolarmente freddo, la domus di Publio Aurelio Stazio diventa il terreno di caccia di un assassino feroce e crudele, che colpisce con intelligenza e sprezzo del pericolo, lasciando una vera e propria scia di sangue tra le stanze della villa. Sembra prediligere vittime omosessuali, ma comprendere la logica, il movente del killer, è impossibile.
    C'è un disegno dietro quelle morti, o si tratta solo di brutale follia omicida? Quale legame c'è, se c'è, tra le vittime? E, soprattutto, cui prodest?, "a chi giova?" si chiede addolorato Publio Aurelio. Persino il suo acume investigativo vacilla davanti agli unici due indizi che riesce a ritrovare: un'orma insanguinata e una pedina di latrunculi, una sorta di antichi scacchi. E così, per dare un nome e un volto all'assassino prima che torni a colpire, e fermare in questo modo la strage, il senatore ha un'unica possibilità: stanare l'astuto criminale, portarlo allo scoperto offrendo se stesso come esca.

    Questo volume mi è piaciuto più del precedente. Forse il fatto che ora conosco meglio i personaggi ha avuto un ruolo, ma in generale anche la storia l'ho trovata più affascinante. Ci ho messo un po' di tempo a finirlo perché dopo aver terminato le lezioni mi sono buttata sullo studio e quindi non ho trovato quasi più il tempo per leggerlo (di solito leggo sul treno). L'autrice ha scritto molti libri di questa saga e dato che è un po' che non uso la mia tessera della biblioteca, credo sia giunto il momento di rispolverarla in modo da poter leggere tutti i volumi. Adesso ho altri libri sullo scaffale, ma non appena mi ritroverò con poche idee su cosa leggere, penso proprio che mi precipiterò in biblioteca... anzi, potrei anche prenderne uno prima di partire per le vacanze, vedremo!


    Voto: :stellapiena: :stellapiena: :stellapiena: :stellapiena: :stellapiena:

    Edited by Keira Lilith Haze - 2/5/2021, 16:40
    Last Post by Keira Lilith Haze il 25 July 2018
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  5. L'universo, gli dei, gli uomini - Jean-Pierre Vernant

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    CITAZIONE
    I miti giungono dai Greci fino a noi come un universo di frammenti, personaggi, storie, illuminazioni. Raccontano il tepore e la profondità di Gaia (la Terra), l'urlo tremendo di Urano (il Cielo) che, castrato dal figlio Crono, genera in un unico istante Afrodite e con lei l'amore. Raccontano dei Giganti e degli dèi, di Pandora e dell'invenzione della donna, di Prometeo che ci portò il fuoco, e della bellezza di Elena che scatenò una guerra interminabile. I miti raccontano le astuzie immortali di Ulisse e i suoi amori con Circe e Calipso. Raccontano di Edipo che scioglie gli enigmi ma rimane prigioniero per sempre del proprio tragico destino. Ci dicono che Perseo diventò una costellazione perché, con questa splendente metamorfosi, Zeus volle onorare il coraggio di chi osò sfidare e vincere Medusa. Oggi ci rimangono tracce scritte, allusioni e un infinito numero di varianti. Lo sanno bene gli interpreti piú autorevoli del mito, come Jean-Pierre Vernant, uno dei pochi a potersi permettere il rischio di annodare quei frammenti in un racconto ininterrotto, con il semplice gesto di vicinanza che, quello sí, si ripete identico da sempre, fra chi racconta una storia e chi - bambino o adulto - si ferma ad ascoltarla.

    Ero ancora al liceo quando la nostra professoressa ci ha assegnato questo libro da leggere. In quel periodo è insorto il mio blocco della lettura e quindi non l'ho mai letto. Un paio di volte ho letto le prime dieci pagine, ma non sono mai riuscita ad andare avanti. Ora finalmente l'ho ripreso e l'ho completato. Onestamente non mi ha fatto impazzire. Io sono appassionata di mitologia, mi piace molto e devo dire che ho trovato interessanti alcune parti, la prima parte in particolar modo. Quello che non mi è piaciuto è l'autore. Sarà anche "uno dei più grandi studiosi del mito e della cultura greca", ma questo libro non mi ha trasmesso la passione che uno studioso dovrebbe avere per il suo argomento prediletto. Inoltre ho trovato alcuni dei commenti dell'autore poco ... come posso dire ... sono misogini a tratti. Per carità, capisco che si sta parlando di antichità, società basate sul patriarcato eccetera, ma qui non mi riferisco alle storie riportate, quando al modo di riportarle, gli episodi scelti e il modo di raccontarli. Insomma, non è un libro che consiglierei, mi ha lasciato un po' delusa.


    Voto: :stellapiena: ...

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    Last Post by Keira Lilith Haze il 25 May 2018
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  6. Parce Sepulto - Danila Comastri Montanari

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    CITAZIONE
    Roma, autunno dell'anno 45 dopo Cristo. Invitato alle nozze di Lucilla e Ottavio, figli adottivi del retore Arriano, il senatore Publio Aurelio Stazio ha la sgradita sorpresa di inciampare nell'ennesima "scena del crimine". Stavolta la vittima è la stessa Lucilla, che Aurelio rinviene cadavere in una vasca di fango cosmetico. A prima vista sembra che la ragazza sia stata stroncata da un malore. Tuttavia, cosa significa quel dito di Lucilla puntato verso l'alto, come a indicare qualcosa, o qualcuno? E quale segreti nasconde Camilla, la sorella gemella di Lucilla, perfettamente identica a quest'ultima? E perché Arriano si affanna a nascondere ogni traccia del suo passato? Quando poi le morti misteriose iniziano a moltiplicarsi...

    Non male. Ho preso questo libro in un momento in cui cercavo un racconto un po' meno impegnativo rispetto al solito. Ovviamente sono caduta su qualcosa che segue i miei gusti e quindi un giallo, per di più ambientato durante il periodo dell'impero Romano. Questo non è il primo libro della serie, ho pensato di iniziare dall'inizio, ma poi ho optato per leggere la trama di ogni volume e decidere di prendere un paio di libri con la trama che mi ispirasse. Ho preso "Parce sepulto" e "Cui prodest?". Questo primo volume mi ha soddisfatta abbastanza, non posso dire al 100% perché ho trovato la questione delle gemelle noiosa e super-riutilizzata all'interno del genere giallo, ma per il resto è stato un piacevole intermezzo nella lunga serie di libri impegnati che mi sono prefissa di leggere. Devo dire che in questi ultimi mesi mi manca il tempo per leggere, ma sono riuscita a trovare il modo per non abbandonare la lettura: leggo sul treno mentre vado in università. Così, mezz'oretta all'andata e mezz'oretta al ritorno, alla fine riesco a portarmi avanti con la lunga serie di libri che mi attendono sulla mensola!


    Voto: :stellapiena: :stellapiena: :stellapiena: :metastella: :stellavuota:

    Edited by Keira Lilith Haze - 25/7/2018, 16:32
    Last Post by Keira Lilith Haze il 29 April 2018
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  7. Figli di Satana - Erminio Giavini

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    CITAZIONE
    Il "mostro" ha sempre morbosamente attratto e insieme ripugnato le persone "normali"; nondimeno l'interesse per ciò che è mostruoso, deforme o più semplicemente strano, non è mai scemato. Attraverso un excursus storico l'autore illustra l'atteggiamento dell'uomo nei confronti di quel grave problema che sempre ha colpito l'umanità: le malformazioni congenite e le mostruosità fisiche. Nel testo si prendono in esame numerosi casi di nascite mostruose e di esseri "bizzarri" dall'antichità fino ai giorni nostri, basandosi su testimonianze che spaziano dalla classicità e dai grandi naturalisti rinascimentali, per arrivare agli studiosi moderni.

    Sulla scia dell'entusiasmo per la lezione del professor Giavini e per la lettura di "Come si sviluppa un pulcino?", mi sono buttata nella lettura di questo secondo libro. Il volume è molto sottile, appena 124 pagine. Se non altro, questo è indice del fatto che c'è ancora molto da fare, molto da studiare nell'ambito della teratologia.

    Mi rendo conto che ovviamente molti non sanno cosa sia la teratologia. La teratologia è una branca della biologia che si prefissa di studiare le anomalie e le malformazioni. Studiare le malformazioni per individuarne la causa e, forse, la cura.

    Nonostante, come si evince dal libro, le malformazioni in quanto presenti in ogni epoca fossero comunque studiate, solo negli ultimi tempi si è arrivati a capire cosa c'è alla base di alcune malformazioni embrionali. Logicamente, questo è avvenuto di pari passo con lo sviluppo dell'embriologia perché devi sapere come si sviluppa un embrione per capire quando e dove qualcosa è andato storto. La parte finale, in particolare l'ultima frase del libro mi ha intristito. Non per l'apparente messaggio per cui da Sparta a oggi non sia cambiato nulla, quello è solo un messaggio superficiale e stupido, quello che mi ha veramente portato a comprendere è che nonostante tutte le nostre conoscenze, nonostante tutte le conoscenze che avremo in futuro, molte malformazioni non sono e non saranno mai curabili. Questo mi ha fatto riflettere.

    Tralasciamo i pensieri tristi e parliamo del libro. Anche questo libro tratta l'evoluzione di un concetto nel tempo, dall'antichità ad oggi e di come si sia evoluto il pensiero in merito alle malformazioni. Il titolo "figli di Satana", si riferisce al periodo cristiano in cui le malformazioni venivano associate all'intervento del diavolo. In particolare...

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    Last Post by Kaleela il 19 Sep. 2018
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  8. Come si sviluppa un pulcino? - Erminio Giavini

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    CITAZIONE
    Come si è giunti alle odierne conoscenze sullo sviluppo embrionale? Quali furono gli esperimenti e le teorie che permisero di dare una risposta al grande mistero dello sviluppo? Con questo saggio il prof. Erminio Giavini analizza, sotto un profilo essenzialmente storico, le teorie scientifiche nel campo dell’embriologia e le loro implicazioni in altri settori della ricerca e del pensiero umano. Dalle prime osservazioni dei filosofi greci come Aristotele alla grande disputa scientifica tra preformisti ovisti e preformisti spermisti, dai primi studi sui meccanismi dello sviluppo embrionale attraverso la manipolazione degli embrioni alla più recente scoperta dei geni Hox, i principali fattori coinvolti nello sviluppo embrionale di tutti gli animali, questo volume cerca di far luce non solo sulle vicende passate, ma anche sulle nuove, future interpretazioni degli antichi dilemmi che le ultime scoperte hanno generato, nel tentativo di spiegare un mistero, quello dell’inizio di una nuova vita, che ancora oggi ci appare tanto complicato quanto affascinante da rilevare.

    Quest'anno, il professor Giavini ha tenuto un seminario di Embriologia e Teratologia per due corsi di embriologia dell'università. La lezione è stata molto divertente e interessante. Sono rimasta affascinata e stupita dagli argomenti trattati e ho quindi deciso di leggere due suoi libri per approfondire le tematiche (soprattutto quelle di teratologia dove non ha avuto il tempo di spaziare molto).
    Come primo libro ho letto "Come si sviluppa un pulcino?", il titolo fa riferimento ad un ricorrente esperimento presente in tutta la storia dell'embriologia da Aristotele fino a poco tempo fa, che consiste nell'aprire un uovo di gallina al giorno per studiare lo sviluppo del pulcino. Va da sè che se anche la prima volta poteva essere utile, ripetere lo stesso esperimento senza nuovi macchinari che consentono analisi diverse rispetto al semplice sguardo, è stato quasi inutile.
    Ho trovato il libro interessantissimo perché non ci soffermiamo mai a pensare a come sia cambiata un'idea nel tempo ed è stato anche divertente vedere le assurde teorie sviluppate negli anni attorno al nebuloso concetto di embriologia. Oggi sappiamo molte cose che diamo per scontate, ma questo libro apre gli occhi su come fino a un secolo fa, molte delle cose che sappiamo già da piccoli in realtà non sono concetti così scontati. Mi ha fato molto ridere la teoria preformista, secondo cui l'embrione è già formato e deve solo ingrandirsi, mi ha fatto molto ridere il fatt...

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    Last Post by Keira Lilith Haze il 9 Feb. 2018
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  9. Le otto montagne - Paolo Cognetti

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    CITAZIONE
    Pietro è un ragazzino di città, solitario e un po' scontroso. La madre lavora in un consultorio di periferia, e farsi carico degli altri è il suo talento. Il padre è un chimico, un uomo ombroso e affascinante, che torna a casa ogni sera dal lavoro carico di rabbia. I genitori di Pietro sono uniti da una passione comune, fondativa: in montagna si sono conosciuti, innamorati, si sono addirittura sposati ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo. La montagna li ha uniti da sempre, anche nella tragedia, e l'orizzonte lineare di Milano li riempie ora di rimpianto e nostalgia. Quando scoprono il paesino di Grana, ai piedi del Monte Rosa, sentono di aver trovato il posto giusto: Pietro trascorrerà tutte le estati in quel luogo «chiuso a monte da creste grigio ferro e a valle da una rupe che ne ostacola l'accesso» ma attraversato da un torrente che lo incanta dal primo momento. E lì, ad aspettarlo, c'è Bruno, capelli biondo canapa e collo bruciato dal sole: ha la sua stessa età ma invece di essere in vacanza si occupa del pascolo delle vacche. Iniziano così estati di esplorazioni e scoperte, tra le case abbandonate, il mulino e i sentieri più aspri. Sono anche gli anni in cui Pietro inizia a camminare con suo padre, «la cosa più simile a un'educazione che abbia ricevuto da lui». Perché la montagna è un sapere, un vero e proprio modo di respirare, e sarà il suo lascito più vero: «Eccola lì, la mia eredità: una parete di roccia, neve, un mucchio di sassi squadrati, un pino». Un'eredità che dopo tanti anni lo riavvicinerà a Bruno. Paolo Cognetti, uno degli scrittori più apprezzati dalla critica e amati dai lettori, entra nel catalogo Einaudi con un libro magnetico e adulto, che esplora i rapporti accidentati ma granitici, la possibilità di imparare e la ricerca del nostro posto nel mondo.

    Ho adorato questo libro. Forse perché alcune di quelle montagne le conosco anch'io, sono riuscita ad immedesimarmi nel protagonista. Ora, ogni volta che guardo fuori dalla finestra e vedo la Grigna, non posso fare a meno di pensare a questo libro e alla guerriera che era un tempo.

    Riesco a capire perché questo libro sia stato letto molto in questo periodo, rispetto alla maggior parte di quelli che ho letto, questo libro è unico e si distingue facilmente dalla massa. L'autore è riuscito a cogliere e a descrivere la vita di montagna, dove la montagna non è semplicemente il luogo in cui vivi, è una parte di te, del tuo carattere e del tuo modo di affrontare il mondo.
    Sono rimasta piacevolmente sorpresa e felice di aver scelto questa ...

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    Last Post by Kaleela il 9 Feb. 2018
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  10. Il viaggio e la necessità (Migrazioni di animali su continenti alla deriva) - Lisa Signorile

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    CITAZIONE
    Storie di animali che non ci sono più, animali strani, imprevedibili, inattesi. Storie dei loro viaggi attraverso continenti che si spostano. Una danza in cui geografia, cambiamenti e spostamenti interagiscono guidati dal caso e dalla necessità di nuovi orizzonti: che ci facevano i coccodrilli in Puglia? Perché mai i topi dell'isola di Gough sono carnivori? Ma soprattutto, come sono arrivate fino a noi le innumerevoli specie che popolano il nostro pianeta? Il volume è destinato ad adulti e giovani dai 16 anni in su, purché appassionati di animali, biologia, evoluzioni, vita e viaggi.

    Mi aspettavo molto di più, gli altri due libri mi sono piaciuti di più, questo non lo rileggerei e non lo consiglierei. Ovviamente il limite dei nomi difficilmente associabili agli animali riscontrato anche negli altri libri è presente anche qui, ma questa volta in modo più pesante. Non mi ha soddisfatta per niente ed è un vero peccato perché gli argomenti trattati sono molto interessanti, nel libro non vengono affrontati al meglio.

    Voto: :stellapiena: :stellapiena: :stellavuota: :stellavuota: :stellavuota:
    Last Post by Keira Lilith Haze il 13 Sep. 2017
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